La salute / Bergamo Città
Mercoledì 08 Gennaio 2025
Ricette e certificati, nel 2024 un guasto a settimana ai sistemi informatici
L’ANALISI. Problemi per il Siss e il portale della tessera sanitaria. I farmacisti: disservizi per i pazienti. I medici: una situazione da risolvere.
A volte il tilt può durare ore, condizionando praticamente l’intera giornata di medici, farmacisti e pazienti. A volte il blocco è più breve, un’ora o una mezz’ora, ma ugualmente impattante perché certe attività – le ricette, le prescrizioni, i certificati – servono in quel preciso istante. Tirando le somme, i disguidi informatici rimangono lo scomodo convitato di pietra del sistema sanitario. Scomodo e frequentissimo: secondo le stime degli addetti ai lavori sull’anno appena concluso, in media un giorno a settimana è stato condizionato da un disservizio legato al Siss (il sistema informativo sociosanitario della Regione Lombardia) o al «Sistema tessera sanitaria» (che fa capo a Sogei, società informatica controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze). In sostanza, una cinquantina di casi l’anno.
La ricaduta sul sistema è forte e abbraccia l’intera filiera della salute: tocca infatti il paziente che non riesce ad avere un certificato di malattia o una prescrizione, il medico di base che vede rallentata – o addirittura impossibilitata – la propria attività, il farmacista che non può leggere le ricette e distribuire i farmaci al cittadino
Il tema è noto e di lungo corso, ma una risoluzione dei periodici e puntuali disagi informatici pare ancora distante dal venire. La ricaduta sul sistema è forte e abbraccia l’intera filiera della salute: tocca infatti il paziente che non riesce ad avere un certificato di malattia o una prescrizione, il medico di base che vede rallentata – o addirittura impossibilitata – la propria attività, il farmacista che non può leggere le ricette e distribuire i farmaci al cittadino. A volte le segnalazioni arrivano anche dagli ospedali, nei giorni scorsi sono stati infatti registrati dei problemi ai sistemi informatici con ripercussioni sulle procedure di dimissioni dei ricoverati.
La tipologia dei blocchi
Non tutti i blocchi informatici sono però uguali. Possono differire per la «fonte» (possono cioè derivare appunto dal Siss o dal portale della Tessera sanitaria) e soprattutto per la durata. Federfarma, spiega il presidente provinciale Andrea Raciti, tiene un monitoraggio puntuale dei disservizi che superano le cinque ore, cioè i casi di tilt prolungati che mettono in crisi quasi l’intera giornata: «Nel 2024 questi blocchi generali sono stati una dozzina – spiega Raciti –, e l’impatto può essere totalizzante. A volte si tratta del Siss, a volte del Sistema Tessera sanitaria, ma poco importa l’origine del disservizio, perché le conseguenze sono le medesime. Una regione come la Lombardia e un Paese come l’Italia non possono permettersi una così elevata frequenza di disagi informatici». Mettendo insieme tutti i disservizi, gli operatori della sanità concordano sulla stima complessiva: «Di fatto, siamo a un giorno alla settimana condizionato da questi problemi informatici – rileva Ivan Carrara, segretario della Fimmg Bergamo, sindacato dei medici di medicina generale –: a volte magari per una settimana non ci sono problemi, ma in quella successiva capita per due giorni. Il fatto che ci siano più sistemi di gestione, uno regionale e uno nazionale, aumenta l’eventualità che vi siano dei disservizi». «O nei certificati o nelle ricette – commenta Marco Agazzi, presidente dello Snami Bergamo, sindacato dei medici di base –, una volta alla settimana siamo alle prese con questi blocchi. È una situazione che dura da troppo tempo, senza però soluzioni».
«Disagi per i pazienti»
E come si fa, quando il sistema informatico va in crash? Per alcune prescrizioni si risfodera il ricettario cartaceo, ma alcune volte non si riesce proprio a procedere. «Il tema centrale – ragiona Davide Petrosillo, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bergamo – è sempre il paziente, che rischia di rimanere senza terapia. Quando si ha a che fare con un paziente cronico, conosciuto dal medico o dal farmacista e che ha ben chiara la terapia da seguire, i farmacisti hanno tutti gli strumenti per riuscire comunque a consegnare il farmaco in urgenza. Il problema più rilevante sorge quando la terapia è nuova o il paziente è stato dal medico per un evento acuto».
Tra l’altro, un blocco informatico anche solo di mezz’ora può dare comunque effetti pesanti, perché è impossibile sapere con esattezza i tempi di ripristino: «Se il blocco è al mattino, si potrebbe dire al paziente di tornare al pomeriggio – spiega Petrosillo –, ma non è detto che nel pomeriggio sia davvero risolto. Si crea un disagio al paziente perché lo si costringe a restare a lungo in attesa». Con l’anno nuovo, non resta che affidarsi agli auspici di cambiamento.
«Situazione da risolvere»
Il futuro Fascicolo sanitario elettronico dovrebbe concentrare in un’unica realtà informatica una mole enorme di dati e di attività: una scelta ambiziosa e comprensibile, ma potenzialmente non facile da gestire»
«È necessario risolvere questa situazione – sottolinea Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo –. A fronte di investimenti miliardari sulle infrastrutture informatiche del Fascicolo sanitario elettronico, legati anche al Pnrr, si spera di vedere la luce di un sistema in grado di reggere e funzionare. Il futuro Fascicolo sanitario elettronico dovrebbe concentrare in un’unica realtà informatica una mole enorme di dati e di attività: una scelta ambiziosa e comprensibile, ma potenzialmente non facile da gestire».
A luglio la Regione – in questi ultimi giorni non è stato possibile ottenere aggiornamenti da parte dell’assessorato al Welfare, contattato sul tema – aveva spiegato di aver approntato un gruppo di lavoro per far fronte alle criticità del Siss, in particolare per predisporre un sistema che possa «subentrare» in caso di blocco prolungato. Nelle «regole di sistema» deliberate nei giorni scorsi – documento che fissa le linee guida sociosanitarie per il 2025 – la Regione scrive che nel nuovo anno «proseguirà anche l’aggiornamento tecnologico dell’infrastruttura Siss, in linea con le strategie per il futuro ecosistema di sanità digitale», con «l’attivazione della nuova architettura Siss».
© RIPRODUZIONE RISERVATA