Radioterapia, il TrueBeam Hd migliora di molto le prestazioni

NUOVO RESPONSABILE. In Humanitas Gavazzeni, Vittorio Vavassori lascia dopo 15 anni per la pensione, al suo posto Rosario Mazzola.

Cambio della guardia nella Radioterapia di Humanitas Gavazzeni. Dopo 15 anni il dottor Vittorio Vavassori, che aveva creato ex novo questo reparto dell’ospedale appena entrato a far parte del Gruppo Humanitas, lascia per andare in pensione. A guidare ora la radioterapia, disciplina fondamentale oggi nel trattamento di molte forme tumorali, è il dott. Rosario Mazzola, recentemente nominato professore associato presso «Humanitas University».

Rosario Mazzola, 41 anni, proviene dall’ Irccs «Sacro Cuore don Calabria di Negrar» di Valpolicella (Verona) dove - dal 2016 - ha ricoperto la posizione di dirigente medico. «La radioterapia di Humanitas Gavazzeni è un punto di riferimento del territorio per migliaia di pazienti con un riconoscimento indiscusso per la qualità delle cure, la gestione multidisciplinare delle patologie oncologiche, la professionalità degli operatori sanitari - dice il professor Mazzola -. La sfida che mi ha portato a Bergamo è proseguire l’ottimo lavoro svolto finora contribuendo ulteriormente alla crescita, modernizzazione ed implementazione tecnologica del reparto. In aggiunta, svilupperemo gli aspetti legati alla ricerca e formazione in sinergia con Humanitas University».

La radioterapia in pochi decenni ha fatto davvero passi da gigante, contribuendo alla cura di molteplici tumori in tutte le fasi di malattia. In molti casi, la radioterapia rappresenta un trattamento curativo da sola o in combinazione con altre terapie o nuovi farmaci, con un significativo beneficio per i pazienti oncologici in termini di sopravvivenza senza gravare sulla loro qualità di vita. «Oggi, i trattamenti radianti sono sempre più precisi, mirati sul target tumorale e in grado di risparmiare i tessuti sani circostanti – afferma il neo responsabile della Radioterapia di Humanitas Gavazzeni -. In epoca contemporanea, la cosiddetta “radioterapia di precisione” tiene conto non solo di peculiarità balistiche/tecnologiche, ma anche di percorsi di personalizzazione e di strategie di cura grazie alle recenti conoscenze biologiche e cliniche legate alla nostra disciplina».

Sul fronte delle nuove tecnologie, è da pochissimo entrato in azione nel parco macchine di Humanitas Gavazzeni un aggiornatissimo acceleratore lineare (TrueBeam HD) capace di migliorare notevolmente le prestazioni radioterapiche. «Rappresenta una nuova possibilità di cura efficace per i nostri pazienti nell’ambito di trattamenti a elevata complessità, quali la radiochirurgia o radioterapia stereotassica. Queste ultime tecniche di trattamento radioterapico permettono di erogare dosi ablative antitumorali sia in fase localizzata di malattia (ad esempio nel tumore della prostata localizzato o del polmone in fase precoce) che in fase metastatica, con elevati tassi di riposta, con un numero limitato di sedute» spiega il professor Mazzola.

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