La salute
Giovedì 17 Agosto 2023
Quant’è buono il pesce crudo: occhio alla conservazione
LA CATENA DEL FREDDO. Il consumo di pesce in Italia cresce, soprattutto d’estate. Lo dimostra una recente ricerca svolta da Api (Associazione Piscicoltori Italiani) che ha registrato un incremento del consumo di pesce negli italiani arrivando a 29 chilogrammi pro capite nell’anno 2022 con una produzione ittica di pesce allevato pari a 53.900 tonnellate.
Un consumo quello pro capite che raggiunge il suo picco nella stagione estiva per le sue caratteristiche nutrizionali. Orobica Pesca, una tra le aziende storiche bergamasche tra le principali realtà italiane per la commercializzazione di prodotti ittici, arriva, nei giorni estivi, a mobilitare quotidianamente 4.800 kg di prodotti freschi, ai quali si aggiungono 3.600 kg di prodotti congelati, destinati alla ristorazione e al consumatore finale, garantendo qualità e freschezza del prodotto in ogni fase della filiera grazie a celle refrigerate con termoregistrazione computerizzata, sistemi di allarme automatici e una rete di distribuzione capillare con i mezzi di trasporto refrigerati dedicati.
Qualità e freschezza che, soprattutto nei mesi estivi, devono essere garantite fino alla destinazione finale, e proprio per questo Orobica Pesca lancia il monito: le migliori condizioni di conservazione devono essere preservate fino al momento in cui il prodotto viene consumato, ponendo maggiore attenzione anche dopo l’acquisto del pesce.
«È necessario prestare attenzione alla conservazione dei prodotti dopo averli acquistati» commenta Sirio Fiorese, dottore veterinario responsabile qualità e sicurezza all’interno dell’azienda. «Buste termiche e “siberini” vengono in nostro soccorso ed è bene utilizzarli soprattutto nei mesi estivi per garantire al pesce la giusta conservazione. In modo particolare per quei prodotti ittici che verranno consumati crudi e per quelle specie (come tonni, tonnetti, sgombri, alici e aringhe), che a seguito di interruzioni della catena del freddo possono sviluppare naturalmente istamina, una tossina che potrebbe causare delle reazioni simil-allergiche dopo averli assunti. È bene ricordare - conclude Sirio Fiorese - che questa tossina resiste anche alla cottura, è quindi fondamentale conservare correttamente questi prodotti e consumarli in tempi brevi».
Un’estate quella 2023 che si preannuncia all’insegna di qualità di prodotto grazie ad un’attenzione costante per il mantenimento della catena del freddo che il prodotto ittico richiede per la sua giusta conservazione. Un alimento ricco di proteine altamente digeribili, e quindi leggero, ma al tempo stesso fonte di preziosi nutrienti quali vitamine, sali minerali e Omega 3 indispensabili nei mesi di caldo estivo.
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