Psichiatria e dipendenze, cure efficaci solo per il 7% dei malati

NEL MONDO. Lo rivela uno studio pubblicato su «Jama Psychiatry» e condotto da esperti statunitensi.

Solo 7 individui su 100 nel mondo ricevono cure efficaci per disturbi mentali e tossicodipendenze: lo rivela uno studio pubblicato su «Jama Psychiatry» e condotto da una serie di esperti dell’Università della British Columbia e della Harvard Medical School (Stati Uniti), analizzando i dati di quasi 57.000 partecipanti in 21 Paesi del mondo, raccolti in un periodo lungo ben 19 anni. Lo studio si è concentrato sugli ostacoli che bloccano le persone nel loro percorso verso un trattamento efficace per nove comuni disturbi d’ansia, dell’umore e da abuso di sostanze. Dalle ricerca è emerso che il più grande ostacolo alla cura risiede nel fatto che la persona colpita dal problema non riconosce di avere bisogno di essere curato. Tuttavia, anche i pazienti che chiedono assistenza sanitaria spesso non ricevono un trattamento efficace.

Il percorso della cura

Il team di ricercatori statunitensi, guidato da Daniel Vigo, ha analizzato quattro fasi chiave del percorso verso una cura (il soggetto riconosce la necessità di curarsi; il soggetto si mette in contatto con il sistema sanitario; il soggetto riceve un livello minimo di trattamento adeguato; il soggetto riceve un trattamento efficace) e la percentuale di persone che sono passate da ciascuna fase a quella successiva.

L’abbandono degli step

È emerso che solamente il 46,5% delle persone riconosceva di aver bisogno di cure. Di questi, soltanto il 34,1% si è rivolto al Sistema sanitario per ottenere aiuto. L’82,9% di questi ha ricevuto un livello minimo di trattamento adeguato e circa il 47% delle persone che hanno ricevuto un trattamento minimamente adeguato ha finito per ricevere un trattamento efficace. L’abbandono nei vari step di questo articolato percorso assistenziale ha fatto sì che solo il 6,9% abbia ricevuto un trattamento davvero efficace. Poiché i medici di base e i medici di famiglia sono in genere il primo punto di contatto con il sistema sanitario che eroga di assistenza a chi ne ha bisogno - conclude il prof. Vigo -, è essenziale assicurarsi che questi medici abbiano una formazione adeguata.

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