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La salute / Bergamo Città
Lunedì 03 Marzo 2025
Promuovere la salute femminile: vaccini, screening e uno stile di vita sano
DA SAPERE. In occasione della Giornata Mondiale contro il Papillomavirus (Hpv) del 4 marzo e della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, Ats Bergamo rinnova il suo impegno nella promozione della salute femminile attraverso iniziative di prevenzione e sensibilizzazione.
Il Papillomavirus umano (Hpv) è un’infezione molto diffusa, responsabile di diverse patologie, tra cui il tumore della cervice uterina (è il primo tumore riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibile a un’infezione). Esistono più di 200 tipi diversi dal punto di vista genetico del virus Hpv capaci di infettare l’uomo, un terzo dei quali associato a patologie del tratto anogenitale, sia benigne che maligne.
La prevenzione gioca pertanto un ruolo fondamentale e si articola su due livelli: la vaccinazione, strumento fondamentale per la prevenzione delle infezioni che possono a loro volta causare lesioni precancerose e neoplastiche.
Per quanto riguarda le lesioni neoplastiche, il vaccino protegge innanzitutto dal tumore del collo dell’utero, ma anche da altri tumori causati dal Papillomavirus, come quelli anali, orofaringei e genitali. La vaccinazione non riguarda solo le donne: anche gli uomini possono essere colpiti dal virus e possono trasmetterlo ad altri, per questo viene consigliata a entrambi i sessi, preferibilmente prima dell’inizio dell’attività sessuale.
Vaccinazione gratuita
In Regione Lombardia, la vaccinazione contro il Papillomavirus umano è offerta gratuitamente, come da calendario vaccinale, alle ragazze e ai ragazzi nel 12° anno di vita e resta gratuita fino ai 26 anni di età.
Sul territorio bergamasco, negli ultimi anni, si è assistito ad un incremento costante delle adesioni alla vaccinazione da parte dei dodicenni a seguito di chiamata attiva da parte dei centri vaccinali.
Il vaccino non sostituisce lo screening
È importante sottolineare che la vaccinazione non sostituisce i programmi di screening per il tumore del collo dell’utero. Pertanto, tutte le donne a partire dai 25 anni, anche se vaccinate, sono invitate ad aderire agli screening periodici offerti gratuitamente.
In Regione Lombardia lo screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero è un programma gratuito rivolto alle donne di età compresa tra 25 e 64 anni, con l’obiettivo di individuare precocemente eventuali alterazioni cellulari che potrebbero evolvere in tumore, permettendo interventi tempestivi e aumentando le possibilità di cura.
Alle donne tra 25 e 29 anni viene offerto un pap test ogni 3 anni, mentre tra 30 e 64 anni viene proposto un test Hpv-Dna test ogni 5 anni. Le donne appartenenti alle fasce d’età indicate ricevono una lettera di invito al proprio domicilio
Pap test gratuito ogni 3 anni
Alle donne tra 25 e 29 anni viene offerto un pap test ogni 3 anni, mentre tra 30 e 64 anni viene proposto un test Hpv-Dna test ogni 5 anni. Le donne appartenenti alle fasce d’età indicate ricevono una lettera di invito al proprio domicilio, contenente le informazioni sull’appuntamento programmato per lo screening. Anche le donne vaccinate contro l’Hpv devono aderire agli screening, poiché il vaccino non copre tutti i ceppi del virus; tuttavia, se il vaccino è stato somministrato con almeno due dosi entro i 15 anni è sufficiente eseguire l’Hpv-Dna test a partire dai 30 anni, con cadenza quinquennale.
I dati in Bergamasca
Sul territorio di Ats Bergamo lo screening organizzato contro i tumori della cervice uterina è attivo dal 2022 e si sta procedendo ad invitare tutta la popolazione nella fascia d’età target. Nell’anno 2024 sono state invitate 56.380 donne e il 49.13% ha aderito, con una percentuale in aumento rispetto all’anno precedente.
Importante lo stile di vita, le regole principali
Ecco qualche regola da seguire per migliorare il proprio stile di vita, facile comportamenti per ogni giorno:
Scegliere di diminuire la quantità di sale nei nostri piatti,
Mangiare verdura e frutta quotidianamente,
Bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno,
Usare le scale invece dell’ascensore,
Preferire l’utilizzo di biciclette o dei propri piedi invece della macchina,
Portare i bambini al parco e comunque aumentare le occasioni di fare attività fisica durante la settimana,
Evitare di fumare e di assumere droghe,
Limitare il più possibile il consumo di alcool.
Adottare comportamenti salutari aiuta a ridurre il rischio di malattie croniche, quali malattie cardiache, ictus, diabete, tumori, che sono tra le principali cause di morte, oltre a comportare un’importante perdita della qualità di vita dovuta alla presenza dei disturbi e dei problemi che queste malattie causano alla persona malata e alla sua famiglia.
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