Problemi all’anca, le infiltrazioni ecoguidate aiutano

LA NOVITÀ. L’anca è un’articolazione fondamentale per la nostra mobilità, e quando viene colpita da dolore e usura, la vita può diventare davvero difficile.

Prima di arrivare a un intervento chirurgico, in molti casi le infiltrazioni ecoguidate all’anca possono rappresentare una valida soluzione terapeutica. Ne parliamo con il dottor Fabio Codato, ortopedico e traumatologo all’Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Istituto clinico Sant’Anna di Brescia, con studio a Brembate Sopra, dove effettua le infiltrazioni all’anca non a carico del Servizio sanitario nazionale.

«La ripresa dopo le infiltrazioni all’anca è immediata - sottolinea il dottor Codato -. Il paziente può tornare alle normali attività quotidiane subito dopo la procedura. In alcuni casi, può essere consigliato un breve periodo di riposo e l’applicazione di ghiaccio per ridurre eventuali gonfiori»

Le patologie

Le infiltrazioni ecoguidate all’anca possono essere fatte per l’artrosi (malattia degenerativa della cartilagine articolare), il conflitto femoro-acetabolare (quando la testa del femore e la cavità acetabolare non combaciano) le lesioni del cercine (è un anello di cartilagine che riveste la cavità acetabolare). La novità di questo trattamento all’anca è il fatto che le infiltrazioni devono essere ecoguidate. «L’articolazione dell’anca - spiega il dottor Fabio Codato - è una struttura complessa e profonda, e la sua vicinanza a nervi e vasi sanguigni rende fondamentale la massima precisione durante l’infiltrazione. L’utilizzo dell’ecografia permette al medico di visualizzare in tempo reale l’articolazione e l’ago, guidandolo con la massima accuratezza verso il bersaglio e garantendo un posizionamento sicuro ed efficace». La procedura è sicura e viene eseguita in ambulatorio, generalmente in anestesia locale. Il paziente viene fatto sdraiare su un fianco e, con l’ausilio dell’ecografo costituito dalla sonda portatile e dal tablet wireless, il medico individua il punto preciso in cui iniettare il farmaco. L’ago viene inserito con estrema precisione e il farmaco viene iniettato nello spazio articolare. «La ripresa dopo le infiltrazioni all’anca è immediata - sottolinea il dottor Codato -. Il paziente può tornare alle normali attività quotidiane subito dopo la procedura. In alcuni casi, può essere consigliato un breve periodo di riposo e l’applicazione di ghiaccio per ridurre eventuali gonfiori».

I benefici

I principali benefici delle infiltrazioni ecoguidate all’anca includono la riduzione del dolore (l’infiltrazione del farmaco ha un’azione antinfiammatoria e analgesica che aiuta ad alleviare il dolore in modo significativo), il miglioramento della mobilità (la riduzione del dolore e dell’infiammazione permette di migliorare l’ampiezza di movimento dell’articolazione e la fluidità dei movimenti) e il ritardo dell’intervento chirurgico (in alcuni casi, le infiltrazioni possono ritardare o addirittura evitare la necessità di un intervento di protesi all’anca).

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