Pavia sperimenta un nuovo farmaco contro le «vampate»

LA NOVITA’. L’eccellenza dell’Università di Pavia e dell’Irccs Policlinico San Matteo in tema di salute della donna in menopausa.

Un nuovo farmaco non ormonale per la cura delle vampate di calore, un sintomo che affligge fino all’80% delle donne intorno ai 50 anni, è stato sperimentato con successo presso la Ssd Ostetricia e Ginecologia 2-Pma diretta dalla professoressa Rossella Nappi, ordinaria di clinica ostetrica e ginecologia del Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche di Unipv, presidente della Società Internazionale della Menopausa.

Il farmaco apre importanti prospettive terapeutiche per la qualità di vita delle donne sottolineando l’impatto che la menopausa esercita sulla salute, un argomento di medicina di genere che riconosce le peculiarità femminili nel cammino della longevità e che dovrebbe ricevere maggior attenzione in ambito di politiche sanitarie

Lo studio è stato pubblicato su «Jama» (Journal of the American Medical Association), una delle riviste peer-reviewed più importanti al mondo in ambito medico, in collaborazione con altri centri di ricerca nord americani. Il farmaco apre importanti prospettive terapeutiche per la qualità di vita delle donne sottolineando l’impatto che la menopausa esercita sulla salute, un argomento di medicina di genere che riconosce le peculiarità femminili nel cammino della longevità e che dovrebbe ricevere maggior attenzione in ambito di politiche sanitarie. L’Università di Pavia nell’ambito dell’alleanza europea Ec2U (che comprende sette antiche università europee), orientate all’istruzione e alla ricerca ha varato l’anno scorso un nuovo corso di studi proprio dedicato al benessere nel ciclo di vita e all’invecchiamento in salute in linea con gli obbiettivi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il decennio 2021-2030.

«La menopausa non è una malattia»

La menopausa - come spiega l’Istituto Superiore di Sanità - è un evento naturale della vita di ogni donna. La maggior parte delle donne italiane (come risulta da interviste realizzate in due indagini effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità) ritiene che sia una delle tappe evolutive della vita e, pur creando a volte disturbi e malessere, non sia una malattia e non debba essere trattata come tale. Di solito, la menopausa si presenta tra i 45 e i 55 anni di età quando le ovaie smettono di produrre gli ormoni sessuali (estrogeni e progesterone) e il ciclo mestruale, insieme alla fertilità, termina in modo definitivo. Una minoranza di donne, circa l’8-10%, entra in menopausa prima dei 45 anni per diverse cause legate a disfunzioni dell’attività ovarica, malattie o particolari cure mediche. Questa condizione, naturale o indotta, è nota come menopausa precoce e richiede una terapia medica da concordare con il medico. In alcuni casi di menopausa naturale, il medico potrebbe valutare insieme alla donna l’opportunità di una cura.

Le raccomandazioni

Si parla di menopausa solo quando l’assenza di mestruazioni continua per almeno 12 mesi consecutivi. La scomparsa del ciclo è, infatti, quasi sempre preceduta da un periodo di irregolarità mestruale, variabile da persona a persona, che può durare alcuni mesi, o anni, a volte in associazione ad altri sintomi tipici della menopausa. Questa tappa della vita rappresenta, comunque, un’occasione preziosa per verificare con il medico il proprio stato di salute ed intraprendere cambiamenti salutari dello stile di vita. Sono fortemente raccomandate: l’attività fisica regolare che aiuta ad evitare il sovrappeso, a ridurre il rischio di osteoporosi e di patologie cardiovascolari; un’alimentazione appropriata privilegiando cibi ricchi di calcio, vitamine e minerali; l’abbandono, per chi non lo avesse ancora fatto, del fumo di sigaretta.

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