Ospedale di Treviglio, nuovo angiografo digitale cardiologico di ultima generazione

LA NOVITÀ. Il nuovo strumento, che sostituisce il precedente ormai obsoleto, è stato acquistato grazie ai fondi del Pnrr.

Novità tecnologica per l’Ospedale di Treviglio, che ha ora a disposizione un nuovo angiografo digitale cardiologico di ultima generazione, installato nella sala di emodinamica del reparto di cardiologia. Un passo avanti nella diagnosi e nel trattamento delle patologie cardiovascolari.

Il nuovo angiografo dell’Ospedale di Treviglio

Il nuovo sistema, acquistato grazie ai fondi del Pnrr con un investimento di 570mila euro - a cui vanno sommati i circa 120mila stanziati da Regione Lombardia - è un modello Philips Azurion 7 e sostituisce il precedente sistema ormai obsoleto. Garantisce una qualità d’immagine superiore, minori dosi di radiazioni per pazienti e operatori, oltre che una maggior efficienza operativa. Uno strumento che ha già supportato circa cinquecento procedure tra diagnostica e interventi terapeutici avanzati.

Diagnosi più rapide, tempestive, precise

«Un investimento - spiega Giovanni Palazzo, direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest - che conferma il nostro impegno nel garantire ai pazienti strumenti all’avanguardia per diagnosi più rapide, tempestive e precise, migliorando sicurezza e qualità dei percorsi di cura. Queste innovazioni tecnologiche si traducono, anche, in una riduzione dei tempi di esecuzione degli esami, velocizzando le risposte che i nostri professionisti possono fornire sia in fase di diagnosi, ma anche durante gli interventi più complessi, ad esempio in caso di infarti, occlusione dei vasi arteriosi o venosi, posizionamento di supporti per il circolo cardio-vascolare, aneurismi o emorragie».

La riduzione delle radiazioni

Mauro Rondi, responsabile della cardiologia dell’Asst Bergamo Ovest, racconta come il nuovo angiografo sia «più maneggevole e dotato di maggior automazione, permette a noi cardiologi interventisti di erogare procedure sia diagnostiche sia terapeutiche. Con proiezioni multiple di elevata qualità, ottenendo una sempre più precisa visualizzazione dei vasi e del cuore, riducendo contestualmente le radiazioni erogare sia ai pazienti, ma anche a noi operatori».

Un reparto sempre più attrattivo

Soddisfatto anche Antonio Manfredi, direttore sanitario: «La cardiologia si arricchisce di un nuovo importante strumento che permetterà al reparto di consolidare la sua attrattività: è infatti da sempre un punto di riferimento per le procedure angiografiche diagnostiche e terapeutiche, svolgendo un servizio prezioso nella “Rete per l’infarto” nei pazienti con sindrome coronarica acuta del territorio e attirando pazienti che arrivano da tutta Italia».

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