La salute
Lunedì 19 Agosto 2024
Morbillo, 89 casi a luglio: possibile un nuovo picco
I DATI. È online il bollettino mensile della sorveglianza epidemiologica di morbillo e rosolia. Dall’inizio dell’anno in Italia sono stati notificati 807 casi, di cui 55 importati. Lo rende noto l’Istituto Superiore di Sanità.
Dall’1 gennaio al 31 luglio, si legge in una nota, sono stati notificati 807 casi di morbillo, di cui 726 (90,0%) confermati in laboratorio, 24 probabili e 57 casi possibili. Cinquantacinque (6,7%) dei casi segnalati nel periodo sono casi importati.
I dati nazionali
Diciassette Regioni, sottolinea la nota, hanno segnalato casi, di cui sei (Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia) hanno segnalato complessivamente l’82,3% dei casi (664/807). L’incidenza più elevata è stata osservata nella Regione Lazio (55,4/milione abitanti) seguita dall’Abruzzo (55,3/milione abitanti), dall’Emilia-Romagna (51,2/milione) e dalla Sicilia (46,5/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo è stata pari a 23,5 casi per milione di abitanti.
Oltre la metà dei casi (52,6%) ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 23,9% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (90,4 casi per milione). Sono stati segnalati 38 casi in bambini con meno di un anno di età. Lo stato vaccinale è noto per 756 casi dei 807 segnalati (93,7%), di cui 679 casi (89,8%) erano non vaccinati al momento del contagio, 39 casi (5,2%) erano vaccinati con una sola dose, e 29 casi (3,8%) erano vaccinati con due dosi. Per i rimanenti nove casi (1,2%) non era noto il numero di dosi effettuate. Duecentosessantotto casi (33,2%) hanno riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi (n=128) e polmonite (n=99). È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 49,1% dei casi (396/807) viene riportato un ricovero e per ulteriori 151 casi una visita in Pronto Soccorso.
Nello stesso arco di tempo, i Italia, sono stati segnalati due casi di rosolia (classificati come possibili).
«In Italia - scrivono gli autori del bollettino -, i recenti aumenti nell’incidenza del morbillo, a partire da agosto 2023, sono dovuti a diversi fattori, tra cui la copertura vaccinale (CV) per due dosi inferiore al 95%, l’importazione di casi da aree geografiche con elevata circolazione del virus, e la tipica stagionalità del morbillo che presenta un picco d’incidenza nel tardo inverno e in primavera».
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