Morbillo, 6 casi nel 2024. Vaccinato il 96% dei bimbi

I DATI. I valori assoluti restano bassi, ma una traiettoria di ripresa c’è. Il morbillo ha ricominciato a circolare, anche in Lombardia e in Bergamasca.

La fotografia dettagliata è impressa nei report epidemiologici periodici della Regione, aggiornati da ultimo al 26 giugno: da inizio anno in tutta la Lombardia sono stati 69 i casi confermati di morbillo, con una progressione che si è fatta più rapida soprattutto negli ultimi due mesi. A gennaio i casi sono stati 5, a febbraio solo 2, a marzo 9 e ad aprile 6: a maggio se ne sono contati 20, a giugno (fino al 26 del mese) ben 27. Ma dove sono localizzati, questi casi di morbillo? Ben 50 su 69 sono nel territorio dell’Ats Milano (che comprende anche la provincia di Lodi), con un picco di 17 casi a maggio e 19 a giugno; la Bergamasca ha contato 6 casi da inizio anno (3 a marzo e 3 a giugno), così come il territorio dell’Ats Brescia (un caso a febbraio, 3 a marzo, 2 a giugno), il territorio dell’Ats Brianza (Monza e Lecco) ne ha segnalati 3 (uno ad aprile, 2 a giugno), l’Ats dell’Insubria (Como e Varese) ne ha registrati 2 a maggio, poi un caso nell’Ats della Montagna (Sondrio/Valcamonica, a maggio) e uno in provincia di Pavia (a giugno). Stando ai dati riferiti all’intera Lombardia, 9 casi sono stati registrati tra i bambini fino a 4 anni, poi altri 4 casi nella fascia 5-14 anni: il virus circola in realtà di più tra gli adulti, con 41 casi nella fascia 15-39 anni e 15 infezioni nella fascia 40-63 anni; il 6% dei casi (cioè 4 infezioni) ha interessato degli operatori sanitari.

La Bergamasca ha contato 6 casi da inizio anno (3 a marzo e 3 a giugno), così come il territorio dell’Ats Brescia (un caso a febbraio, 3 a marzo, 2 a giugno)

Copertura alta sul nostro territorio

La copertura vaccinale dei bambini in Bergamasca resta comunque mediamente alta, seppur non totale. I dati aggiornati a novembre 2023 e riferiti ai bambini nati nel 2021 (cioè la rilevazione relativa ai bambini con due anni d’età) indicano coperture leggermente superiori al 96% per quel che riguarda le vaccinazioni contro polio, tetano, difterite, pertosse, epatite B, haemophilus e Mpr (il vaccino anti morbillo, parotite, rosolia), al 95,5% per la varicella, al 93,3% per il meningococco C, al 94% per lo pneumococco e all’89,4% per il meningococco B. Per il morbillo, l’asticella del 95% è indicata come il target minimo per interrompere la circolazione del virus, l’«immunità di comunità». Tra i nati nel 2016, invece, la copertura della vaccinazione Mpr (che in quella fascia d’età richiede anche la seconda dose) scende al 94,2%, appena sotto l’obiettivo del 95%.

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