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Domenica 15 Settembre 2024
Mal di schiena? La riabilitazione è utile adogni età
IL RUOLO DEL FISIOTERAPISTA .Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il mal di schiena è la principale causa di disabilità a livello globale.
Da un’analisi condotta nel 2020, circa 1 persona su 13, pari a 619 milioni di persone nel mondo, ha sperimentato nel corso dell’anno un dolore lombare, con un aumento del 60% rispetto al 1990. L’Oms prevede inoltre che entro il 2050 i casi di mal di schiena aumenteranno fino a 843 milioni complessivamente. Un problema importante non solo in termini numerici ma anche per le limitazioni che può determinare e per l’impatto sulla qualità di vita che ne deriva. Come ribadito in occasione della Giornata mondiale della Fisioterapia che si è celebrata qualche giorno fa, una delle armi più efficaci per ridurre il dolore, imparare a gestirlo e poter così tornare alle proprie attività quotidiane è la riabilitazione o rieducazione funzionale.
Ma in cosa consiste? E quando diventa davvero necessario richiedere un aiuto di questo tipo per il mal di schiena? Ne parliamo con Ambra Fugatti, responsabile dell’area fisioterapica del Policlinico San Marco dove è possibile essere seguiti da fisioterapisti sia per percorsi individuali sia in gruppi ristretti (per problemi di mal di schiena e cervicalgia).
Una condizione comune a ogni età ma sottovalutata
Il mal di schiena può colpire a qualsiasi età. Quasi tutte le persone lo sperimenteranno nel corso della loro vita anche se solo una piccola parte svilupperà una condizione persistente. Il mal di schiena non è solo un problema di salute, ma ha anche un forte impatto sociale ed economico. Basti pensare che, ogni anno, costringe un italiano su tre a stare a casa, con conseguenti assenze dal lavoro e riduzione della produttività. E non è tutto: una ricerca pubblicata su Lancet evidenzia che, se nel 2022 il mal di schiena era l’ottava causa di disabilità a livello mondiale, entro il 2050 salirà alla settima posizione, superando patologie come il morbo di Alzheimer. Eppure, come sottolineato dalla Federazione nazionale Ordine Fisioterapisti (Fnofi) in occasione della Giornata mondiale della Fisioterapia, «il mal di schiena è uno dei disturbi più trascurati dalle persone».
Il ruolo della fisioterapia
Quando il mal di schiena diventa cronico, non passa dopo 2-3 settimane dall’insorgenza o peggiora è necessario rivolgersi a uno specialista fisiatra o ortopedico che possa inquadrare il problema ed eventualmente prescrivere degli approfondimenti. Una volta stabilite le cause, in
Per il mal di schiena, una volta accertata l’origine, può rappresentare un aiuto molto efficace
associazione all’eventuale trattamento farmacologico, la fisioterapia può rappresentare un aiuto molto efficace. «La riabilitazione è molto utile in tutte le tipologie e fasi del mal di schiena per aiutare le persone a comprendere il proprio dolore e supportarne il recupero» sottolinea la fisioterapista. «Il compito della fisioterapia in primis è quello di restituire il movimento alla schiena. Per ottenere questo obiettivo è fondamentale impostare un programma personalizzato per ciascuna persona che includa esercizi terapeutici di flessibilità, forza e resistenza supervisionati dal fisioterapista, terapie fisiche, educazione per comprendere come gestire il proprio dolore e consigli sullo stile di vita a cominciare dall’attività fisica che è la prima forma di prevenzione del mal di schiena» conclude la fisioterapista.
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