Lotta al cancro: metalli pesanti nei cibi, stretta dell’Ue

Da fine agosto Bruxelles ha deciso di abbassare i livelli massimi di cadmio e piombo in una gamma di prodotti .

Arriva la stretta dell’Europa sui metalli pesanti nel cibo. Per dare concretezza al suo piano d’azione per la lotta contro il cancro, Bruxelles ha deciso di fissare nuovi livelli massimi di cadmio e piombo in un’ampia gamma di prodotti alimentari. Dal vino alle frattaglie, passando per il sale, la frutta, la verdura e il cioccolato, sono svariati gli alimenti che a fine agosto dovranno rispondere ai nuovi requisiti comunitari sulla presenza dei due contaminanti cancerogeni.

Una mossa che, nelle parole del commissario europeo per la Salute, Stella Kyriakides, mette «i consumatori in prima linea» nella scelta di «alimenti più sani e sicuri». E rappresenta «un ulteriore passo in avanti nel rafforzamento degli standard già elevati e di livello mondiale della Ue nella catena alimentare». Partendo dal presupposto che «una dieta malsana aumenta il rischio di cancro», ha ricordato la politica e psicologa cipriota diventata un’icona in patria per la lotta ai tumori dopo essere guarita da un cancro al seno, la Commissione Ue è arrivata alla decisione dopo anni di intenso lavoro con gli Stati membri e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). E non senza aver consultato anche le aziende del settore. Per quanto riguarda il cadmio, metallo pesante tossico soprattutto per i reni presente nell’ambiente sia naturalmente che a seguito di attività agricole e industriali, tutte le analisi hanno confermato la necessità di abbassarne i tenori massimi. Nel 2009, l’Efsa ne aveva stabilito una dose settimanale tollerabile pari a 2,5 g/kg di peso corporeo, riscontrando tuttavia un’esposizione media degli adulti in tutta l’Unione prossima o leggermente superiore a tale indicazione.

Dopo alcune misure di attenuazione, ora la Ue ritiene di essere pronta per un abbassamento dei livelli nel cibo. A esserne toccati sono soprattutto frutta, verdura, cereali e semi oleosi. Discorso molto simile per il piombo, a cui l’uomo è esposto soprattutto per via alimentare e che può causare problemi cardiovascolari e nefrotossicità negli adulti, ma anche neurotossicità nella fase di sviluppo nei bambini. Per questo, oltre a riguardare prodotti come il vino, il sale, le frattaglie, i funghi selvatici e le spezie, le nuove soglie di piombo si applicheranno anche agli alimenti per lattanti e bambini. Le nuove misure entreranno in vigore il 30 agosto per il piombo e il 31 agosto per il cadmio.

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