«L’educazione alla salute sia insegnata a scuola»

L’AUSPICIO. I dati su obesità e diabete sottolineano l’importanza di intervenire già dalla giovane età con programmi di prevenzione.

L’inserimento dell’educazione alla salute, al benessere e alla prevenzione nei programmi scolastici, secondo la Società Italiana d’Igiene potrebbe rappresentare un passo fondamentale per la formazione integrale delle nuove generazioni. In un’epoca caratterizzata da stili di vita sempre più sedentari, cattive abitudini alimentari e crescente esposizione a fattori di rischio, secondo la Società Italiana d’Igiene, è imperativo che la scuola si faccia promotrice di una cultura della salute e possibilmente si realizzino le azioni verso un approccio globale alla salute come prevede il modello «Scuole che promuovono Salute», il primo programma del Piano Nazionale Prevenzione.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 39% degli adulti a livello globale è in sovrappeso, mentre il 13% è obeso. Inoltre, il diabete di tipo 2 ha visto un incremento del 108% dal 1980 ad oggi. Questi dati sottolineano l’importanza di intervenire già dalla giovane età con programmi di prevenzione.

«Ci auguriamo quindi che il ministro Valditara non tralasci nella sua riforma della Scuola, attesa da troppi anni, di inserire nei programmi, fin dalla scuola primaria, elementi di educazione alla salute che si innestino in un piano di offerta formativa armonico con la cura dell’ambiente scolastico, fisico e sociale, e dei servizi rivolti alla comunità educante. La nostra Società scientifica è, come sempre, a disposizione delle Istituzioni per collaborazioni fattive e proficue» dichiara Roberta Siliquini, vice presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI).

Competenze fondamentali

L’educazione alla salute va ben oltre la semplice trasmissione di nozioni teoriche. Essa implica l’acquisizione di competenze pratiche e la consapevolezza di comportamenti che influenzano direttamente la qualità della vita.

L’educazione può fare la differenza

La scuola, in quanto luogo di formazione per eccellenza, ha il compito di preparare i giovani non solo dal punto di vista accademico, ma anche nella capacità di prendersi cura di sé stessi e degli altri. Uno degli aspetti chiave è la prevenzione, intesa come capacità di riconoscere e gestire i rischi per la salute prima che questi si trasformino in problemi cronici. Un’educazione adeguata - secondo gli esperti - può contribuire a ridurre l’incidenza di malattie come l’obesità, il diabete di tipo 2 e le patologie cardiovascolari, promuovendo scelte consapevoli sin dalla giovane età. La promozione del benessere psicologico è essenziale in un periodo storico in cui l’incidenza di disturbi come l’ansia e la depressione tra i giovani è in aumento.

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