La «Semaglutide» aiuta a dimagrire. Ma serve il medico

La notizia tanto attesa è arrivata: la Semaglutide, innovativa molecola nata per la cura del diabete, è ora prescrivibile anche per il trattamento di obesità e sovrappeso, in dosaggi diversi e con una sola somministrazione settimanale invece che giornaliera.

Un passo avanti importante nella lotta a quella che sta diventando una vera pandemia, definita dagli esperti «Globesity». Gli studi condotti in questi ultimi anni hanno infatti evidenziato come la Semaglutide abbia dimostrato un’efficacia maggiore in termini di perdita di peso rispetto agli altri farmaci presenti in commercio per il trattamento di sovrappeso e obesità. Ne parliamo con il dottor Roberto Leonardi, medico dietologo referente del Centro per i Disturbi Alimentari e dell’area di Dietetica e Nutrizione Clinica del Policlinico San Pietro.

Dottor Leonardi, che cos’è la Semaglutide e a cosa serve?

«La Semaglutide è una molecola che fa parte della categoria degli “agonisti del recettore del GLP-1 (glucagon like peptide-1)”, da qualche anno in uso nel trattamento del diabete di tipo 2. Il farmaco agisce come regolatore dell’appetito e del senso di fame: a livello intestinale,

determinando un rallentamento del processo digestivo con conseguente maggiore senso di sazietà, anche in caso di assunzioni di piccoli volumi di alimenti; a livello centrale su alcuni nuclei encefalici, aumentando le sensazioni di ripienezza e di sazietà e diminuendo contemporaneamente quelle di fame e di desiderio di consumo di cibo. Dagli studi clinici finora effettuati, oltre al miglioramento del compenso glicemico per cui la si utilizza, sono emersi risultati molto incoraggianti in termini di perdita di peso: fino al 17% di calo ponderale se abbinato a un adeguato trattamento nutrizionale e attività fisica. Recenti studi, tra cui lo studio SELECT (Semaglutide Effects on Heart Disease and Stroke in Patients with Overweight or Obesity) presentato all’European Congress on Obesity di quest’anno, hanno inoltre mostrato come gli adulti con sovrappeso o obesità ma senza diabete in trattamento con semaglutide per più di 3 anni avevano un rischio inferiore del 20% per infarto, ictus o decesso per cause cardiovascolari».

Chi può assumere la Semaglutide?

«Già autorizzata da anni dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per il trattamento del diabete, la Semaglutide da pochi giorni è prescrivibile anche per condizioni di sovrappeso (con BMI maggiore di 27 in presenza di problemi di salute correlati come ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia etc.) e obesità. A differenza di quanto accade per il trattamento del diabete, in caso di utilizzo per il trattamento dell’obesità non è previsto il rimborso del farmaco dal Servizio Sanitario Nazionale».

Ma è davvero efficace per perdere peso? Ed è sicuro come farmaco?

«Il farmaco si è rivelato molto efficace nel trattamento di sovrappeso e obesità, determinando perdite di peso che possono arrivare anche al 17% rispetto al peso iniziale. È però importante sottolineare come il farmaco debba essere prescritto esclusivamente dopo una visita del medico specialista e che l’efficacia maggiore si ottiene se associato a una dieta ipocalorica e bilanciata e a una regolare attività sportiva».

Ed è un farmaco sicuro?

«Sì, la Semaglutide è caratterizzata da un profilo di sicurezza molto elevato».

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