La scoperta: la successione di eventi è percepita dall’emisfero destro del cervello

UNIVERSITÀ DI BERGAMO . Scoperta utile contro i disturbi dello sviluppo neurologico.

Dall’emisfero destro non dipende soltanto la percezione dello spazio, ma quella della successione di eventi nel tempo. La scoperta, italiana, è pubblicata sulla rivista Cortex e apre a nuove terapie contro il disturbo dello sviluppo neurologico chiamato sindrome di Neglect, che porta chi ne soffre a non percepire oggetti, persone e rapprese rappresentazioni nella metà sinistra del suo campo visivo.

La ricerca è stata coordinata dalle Università di Bergamo e Padova e dal centro di Riabilitazione Villa Berettà (Costa Masnaga) dell’Ospedale Valduce di Como. «Abbiamo preso in esame tre gruppi di partecipanti. Il primo gruppo di controllo senza lesioni cerebrali, ma bilanciato per età e scolarizzazione con gli altri due gruppi di pazienti con lesione dell’emisfero destro, uno con e uno senza «Neglect», dice il primo autore della ricerca, Simone Gori del dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università di Bergamo. «Per ciascun gruppo - prosegue - abbiamo stimato l’intervallo temporale affinché un primo evento potesse essere percepito prima della comparsa del secondo. In due distinti esperimenti abbiamo valutato quindi il tempo necessario affinché l’attenzione si ancorasse al primo evento».

Quindi i ricercatori hanno voluto capire quale fosse il destino del secondo evento quando l’attenzione non si fosse ancora fissata sul primo. «Abbiamo notato un elemento: il paziente non vede il primo oggetto, ma dice di aver percepito un solo elemento, ovvero il secondo significativo», osserva la neuropsicologa Milena Peverelli, del centro di Riabilitazione Villa Beretta. «Questo significa - prosegue - che se l’attenzione temporale non riesce ad agganciarsi velocemente al primo evento questo scompare e la percezione cosciente verrà sostituita dal secondo oggetto».

Questo fenomeno di sostituzione «è noto da molti anni negli studi psicofisici, ma nessuno prima d’ora lo aveva misurato in questi pazienti che mostrano un tempo per ancorare l’attenzione per percepire in modo cosciente il primo oggetto estremamente rallentato, almeno 4 volte superiore ai soggetti con lesione destra, ma senza Neglect», rileva Andrea Facoetti, del dipartimento di Psicologia generale dell’Università di Padova e responsabile della ricerca. «Questo risultato - conclude - apre la cruciale questione se effettivamente il circuito dell’emisfero destro sia solamente spaziale o invece non abbia anche una gestione dell’attenzione temporale che regola la percezione della sequenza degli eventi».

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