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Venerdì 17 Gennaio 2025
La «salute al maschile», cinque ospedali orobici leader nei percorsi di cura
SANITÀ. Il bollino azzurro è stato attribuito dalla Fondazione Onda nell’ambito di diagnosi e terapie uro-andrologiche.
Ci sono anche cinque ospedali bergamaschi tra quelli insigniti del «Bollino azzurro», riconoscimento giunto alla seconda edizione e attribuito dalla Fondazione Onda per i migliori percorsi diagnostico-terapeutici per le problematiche uro-andrologiche, a partire dal tumore della prostata e dalle complicanze funzionali postchirurgiche. Si tratta del Papa Giovanni XXIII di Bergamo (l’unico insignito anche lo scorso anno), dell’ospedale di Treviglio-Caravaggio (Asst Bergamo Ovest), di Humanitas Gavazzeni, del Policlinico San Pietro e del Policlinico San Marco (Istituti ospedalieri bergamaschi). Ieri mattina, nella sede di Regione Lombardia, la presentazione dei risultati.
L’ospedale di Bergamo
Dagli ospedali bergamaschi giunge soddisfazione per i riconoscimenti. «Tra i punti di forza dell’ospedale di Bergamo – sottolinea Luigi Da Pozzo, professore ordinario di Urologia all’Università di Milano-Bicocca e direttore dell’Urologia del Papa Giovanni XXIII – figura l’esperienza della Prostate Unit, team multidisciplinare istituito otto anni fa. Il nostro team chirurgico, che ha maturato l’esperienza con il robot fin dall’ottobre 2014, oggi è in grado di eseguire circa 300 prostatectomie radicali all’anno. Ciò che distingue il nostro centro è l’orientamento all’appropriatezza del trattamento, la scelta di valutare il singolo caso e di non procedere con l’operazione chirurgica quando non giustificata dal quadro clinico».
L’ospedale di Treviglio-Caravaggio
L’altro ospedale pubblico premiato è quello di Treviglio-Caravaggio: «Siamo grati alla Fondazione Onda per questo importante riconoscimento – spiega Giovanni Palazzo, direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest –. Appropriatezza delle cure, multidisciplinarietà e innovazione tecnologica rappresentano i caposaldi che ispirano la nostra pratica clinica. Il migliore riconoscimento arriva proprio dai pazienti, che si rivolgono a noi anche da fuori provincia». «Questo riconoscimento – aggiunge Antonio Manfredi, direttore sanitario dell’Asst – giunge dopo quelli confermati dei due Bollini rosa per il biennio 2024/25, sempre attribuitoci da Fondazione Onda, per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie in rosa e per la realizzazione di percorsi ottimizzati per il genere femminile, e del neo Bollino arancione conferito dalla Società italiana di urologia (Siu) ai centri di eccellenza nel trattamento del tumore del rene».
Il Policlinico San Pietro
Due le strutture degli Istituti ospedalieri bergamaschi (Gruppo San Donato) insignite del riconoscimento: «È il riconoscimento del nostro lavoro nello sviluppo e applicazione di tecniche sempre più mini-invasive nel trattamento di patologie sia maligne, come il tumore alla prostata, sia benigne, come l’ipertrofia prostatica, con l’obiettivo di offrire al paziente cure risolutive che però non intacchino la qualità di vita, ma anzi la migliorino – commenta Francesco Greco, responsabile dell’Unità di Urologia del Policlinico San Pietro –. Oggi più che mai è fondamentale parlare in modo multidisciplinare di prevenzione precoce e sensibilizzare la popolazione nei confronti delle patologie dell’uomo».
Il Policlinico San Marco
«Siamo molto orgogliosi – sottolinea Camil Zaatar, responsabile dell’Unità di Urologia del Policlinico San Marco –, premia il nostro impegno nel mettere a disposizione non solo terapie innovative ma un approccio globale che tiene in considerazione i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, integrando prevenzione e cura e ponendo grande attenzione alla conservazione della qualità della vita».
Humanitas Gavazzeni
Tra i privati accreditati, Bollino azzurro anche per Humanitas Gavazzeni: «Un riconoscimento – commenta Massimo Castoldi, direttore sanitario di Humanitas Gavazzeni e Castelli – che dimostra quanto siano numerose le possibilità terapeutiche offerte dal nostro ospedale, all’insegna di un approccio multidisciplinare che vede l’impiego di numerose professionalità per ottenere il massimo livello di qualità della diagnosi, e della cura».
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