La riabilitazione al centro, l’Istituto Clinico Quarenghi apre in via Baioni

LA NOVITÀ. L’Istituto Clinico Quarenghi celebra i cento anni dalla fondazione con una apertura a Bergamo: in via Baioni sorgerà il Centro Clinico Quarenghi, nuova struttura ambulatoriale riabilitativa e polispecialistica.

Sarà specializzato nella gestione riabilitativa di patologie neurologiche, ortopediche, cardiologiche e respiratorie, offrendo al territorio anche un’ampia proposta di prestazioni ambulatoriali nelle principali specialità mediche. Sorgerà a Bergamo il Centro Clinico Quarenghi, nuova struttura polispecialistica dell’Istituto Clinico Quarenghi.

Presentato in occasione del centenario del polo riabilitativo di San Pellegrino Terme, fondato nel 1925 da Francesco Merino Quarenghi, l’edificio sarà dotato di tecnologie di ultima generazione e di personale medico, tecnico-riabilitativo e infermieristico altamente qualificato. Equipe sanitaria che agirà con approccio multidisciplinare e personalizzato per soddisfare le esigenze del paziente.

La struttura in via Baioni

La struttura, per oltre 2.300 metri quadri distribuiti su tre piani, aprirà lungo via Baioni, area strategica del capoluogo, collocata sulla direttrice Bergamo-San Pellegrino. Come nella sede storica, anche nel nuovo Centro Clinico Quarenghi il cuore saranno la palestra, attrezzata con le più moderne strumentazioni, e la piscina riabilitativa per attività di idrokinesiterapia, inserite in un circuito diagnostico di cinque ambulatori polispecialistici e tre studi fisioterapici.

10 milioni di investimento, apertura nel 2026

Frutto di un investimento per quasi 10 milioni di euro, il progetto sarà portato a compimento entro la fine del 2025, con l’inaugurazione nel corso dei primi mesi del prossimo anno. «Nell’ambito di un ampio piano strategico di crescita – evidenzia il consigliere delegato, Michèle Quarenghi – l’Istituto Clinico Quarenghi espande la propria attività, con un progetto che, affondando le radici nel passato, guarda al futuro. Nel 2026 inaugurerà a Bergamo il polo riabilitativo e polispecialistico: la struttura sarà accreditata e intende sviluppare nel capoluogo il modello di San Pellegrino Terme, quest’ultimo attrattivo con le proposte ambulatoriali per tutto il territorio bergamasco e province limitrofe e per i percorsi di degenza riabilitativa per pazienti che giungono da tutta Italia».

«Il nuovo Centro Clinico Quarenghi vuole rappresentare un nuovo punto di riferimento per la collettività, non solo locale, con una proposta variegata di prestazioni sanitarie, tutte di elevata qualità, che saranno progressivamente integrate anche sulla base delle esigenze espresse dall’utenza - sottolinea Daniele Bosone, presidente dell’Istituto Clinico Quarenghi -. A caratterizzare questo immobile sarà in particolare il giardino riabilitativo, proposta terapeutica che consentirà ai pazienti di svolgere nel capoluogo, come in Valle Brembana, parte dell’attività riabilitativa all’aperto grazie a percorsi specifici realizzati in outdoor, con piani, pendenze e pavimentazioni differenti in sabbia, erba, ghiaia e pietra, utili a sostenere il recupero della mobilità».

Edificato su un’area dismessa

Frutto di un’opera di acquisizione e demolizione di un immobile artigianale dismesso, con conseguente bonifica dell’interrato e nuova edificazione, il Centro Clinico Quarenghi avrà una forte impronta tecnologica e un’elevata attenzione alla sostenibilità ambientale: «Il progetto – affermano Paolo Testa e Francesca Perugini di Ced Ingegneria – non solo non ha previsto alcun consumo di suolo, ma si è orientato verso una riduzione della volumetria urbanistica del 23% e con un incremento degli spazi verdi pari al 270%, passando da 127 metri quadrati a 510 metri quadrati. Al fine della tutela ambientale, aumenterà la superficie drenante e avrà impianti ad alta efficienza, con sistemi di recupero di calore e impiego di energie da fonti rinnovabili”.

La storia dell’Istituto Clinico Quarenghi

Nel 1925, il medico condotto Francesco Merino Quarenghi fonda a San Pellegrino Terme, nell’antica residenza di famiglia, una casa di cura ispirata alle teorie dello specialista svizzero Bircher-Benner. In un contesto internazionale legato alle cure termali, la struttura si concentra su medicina preventiva, corretti stili di vita, alimentazione vegetariana e attività fisica all’aperto, praticata nel giardino che incornicia la struttura.

Dopo la prematura scomparsa del fondatore nel 1936, la moglie Eugenia Feriani Quarenghi assume la gestione, successivamente affiancata dai cinque figli, ciascuno specializzato in diversi ambiti medici e aziendali: Valentino si dedica alla Medicina interna, Angiolino alla Chirurgia e in seguito alla Medicina dello sport, mentre Egidio, Maria Clara e Bruno si occuperanno della gestione amministrativa e tecnica. Nel dopoguerra, la struttura diviene Presidio Ospedaliero della Valle Brembana e, dal 1966, si dedica anche alla riabilitazione, introducendo moderne tecnologie e professionisti qualificati.

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