Ipertensione, conoscerla per curarla con successo

PREVENZIONE. Torna anche nei rifugi della Bergamasca l’iniziativa del Cai per tenere sotto controllo la pressione del sangue.

Aumentare la consapevolezza dei frequentatori della montagna sui rischi legati all’ipertensione arteriosa e incentivare i corretti comportamenti per prevenirla sono gli obiettivi dell’edizione 2024 della «Giornata dell’ipertensione arteriosa nei rifugi», promossa dalla Commissione centrale medica del Club alpino italiano, dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e dalla Società Italiana di Medicina di Montagna, con il sostegno anche dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano e dell’Universita di Milano - Bicocca.

L’iniziativa coinvolgerà 50 rifugi alpini e appenninici del Cai in 14 regioni tra la giornata del 6 luglio e il 10 agosto, ma nella maggior parte dei rifugi bergamaschi l’iniziativa si è svolta domenica 7 luglio.

L’iniziativa

I frequentatori potranno misurare la propria pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno nel sangue, verificando così la propria condizione di rischio cardiovascolare e la propria reazione all’esposizione alla quota. Chi lo desidera potrà inoltre rispondere in forma anonima a un questionario utile a raccogliere dati utili a fini scientifici e di ricerca. Nella maggior parte di rifugi l’appuntamento è fissato per domenica 14 luglio.

I promotori della giornata evidenziano come il regolare controllo della propria pressione arteriosa e il suo mantenimento entro i livelli raccomandati (attraverso l’adozione di stili di vita sani e, laddove necessario, di terapie specifiche) sia fondamentale per la salute. L’ipertensione arteriosa rappresenta infatti il fattore di rischio più importante per ictus, infarto del miocardio, aneurismi, arteriopatie periferiche, insufficienza renale cronica, retinopatie e malattie legate all’invecchiamento (disturbi della memoria, disabilità).

«Questa giornata assume dunque un’importanza crescente, edizione dopo edizione, per diffondere la consapevolezza sulle reazioni dell’apparato cardiovascolare alle quote moderate e alte e per promuovere, di conseguenza, la frequentazione dei territori montani in ragionevole sicurezza»

Cosa sapere

La pressione arteriosa, inoltre, sale in modo significativo durante l’esposizione all’alta quota e le sue modifiche sono il risultato di cambiamenti nella regolazione locale della microcircolazione, nell’attività del sistema nervoso autonomo, nel volume e nella densità del sangue, nella funzione cardiaca e nelle proprietà della parete arteriosa.

«I frequentatori della montagna durante l’estate sono in costante crescita da diversi anni», afferma la vicepresidente generale del Club alpino italiano Laura Colombo. «Questa giornata assume dunque un’importanza crescente, edizione dopo edizione, per diffondere la consapevolezza sulle reazioni dell’apparato cardiovascolare alle quote moderate e alte e per promuovere, di conseguenza, la frequentazione dei territori montani in ragionevole sicurezza».

«Le informazioni raccolte in questa occasione costituiscono un’esclusiva in questo settore, visto l’elevato numero degli aderenti registrato negli anni scorsi», sottolinea la presidente della Commissione centrale medica del Club alpino italiano, Carla D’Angelo. «Con questa giornata il Cai intende mandare a tutti i frequentatori della montagna un importante messaggio sull’importanza della tutela della propria salute e della prevenzione».

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