Infortuni sugli sci, la riabilitazione si attua in tre fasi

IL FISIATRA. Quando si scia, le ginocchia sono particolarmente vulnerabili agli infortuni a causa delle forti sollecitazioni subite durante la discesa. Ciò le rende a rischio di traumi o patologie da sovraccarico, che possono compromettere la loro funzionalità.

«Tra i traumi più frequenti legati a questa articolazione – sottolinea il dottor Michele Albano, fisiatra, responsabile della Riabilitazione di Humanitas Gavazzeni e del Centro di riabilitazione Hi–Tech e Sport Lab di Humanitas Medical Care a Bergamo – ci sono le lesioni legamentose, in particolare la rottura del legamento crociato anteriore, spesso associata a danni al menisco e al legamento collaterale mediale. Tra le problematiche da sovraccarico, invece, le più diffuse sono la sindrome femoro-rotulea, caratterizzata da dolore anteriore al ginocchio, e la tendinopatia rotulea, tipica negli sciatori che affrontano forti sollecitazioni in piegamento».

Il parere del fisiatra

Situazioni, rotture a parte, che possono spesso essere trattate senza dover ricorrere alla chirurgia, come conferma il fisiatra: «Le lesioni parziali del legamento crociato anteriore, quando la stabilità del ginocchio è considerata sufficiente, possono essere trattate con uno

specifico protocollo fisioterapico. Anche le lesioni del legamento collaterale mediale rispondono bene alla riabilitazione, specialmente quando sono lievi o moderate. Le contusioni ossee - prosegue Albano -, le sindromi da sovraccarico e le tendinopatie, dal canto loro, necessitano di un trattamento mirato per ridurre dolore e infiammazione, evitando che diventino croniche. È fondamentale, in ogni caso, che ci sia una valutazione clinica accurata del medico fisiatra, che consenta così di individuare il percorso di cura più adatto».

La riabilitazione

Il percorso riabilitativo basato su trattamenti fisioterapici si svolge in tre fasi principali. «Nella fase acuta – spiega ancora il dottor Albano – si mira a ridurre dolore e infiammazione con crioterapia, terapia manuale, onde d’urto e terapia strumentale. Segue il recupero della mobilità articolare e del tono muscolare, con esercizi isometrici e a catena cinetica chiusa, per garantire stabilità senza sovraccaricare il ginocchio. Infine, si passa alla rieducazione propriocettiva e al rinforzo muscolare specifico, con focus su quadricipite, muscoli ischiocrurali e core stability».

Gli esercizi

E per gli sciatori con infortuni al ginocchio, quale percorso è indicato? «Per loro sono fondamentali esercizi di pliometria e simulazione gestuale, per prevenire recidive e ritornare in sicurezza sulle piste. Sono trattamenti che si avvalgono dell’intelligenza artificiale, che consente di effettuare una valutazione globale e ottenere dati precisi su articolarità, forza, postura, appoggio del piede e analisi di cammino e corsa. Grazie a questi parametri è possibile adattare e variare le fasi del protocollo riabilitativo, così da ottenere un recupero più rapido e in totale sicurezza».

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