Inestetismi, terapia sclerosante per trattare i capillari

CHIRURGIA VASCOLARE. «L’iniezione di soluzione sclerosante induce la chiusura progressiva dei vasi interessati», spiega il dottor Jason Mognarelli.

Sono uno degli inestetismi del corpo più comuni, soprattutto tra le donne. Parliamo dei capillari evidenti o teleangectasie. «Le teleangectasie sono dilatazioni di piccoli vasi sanguigni, visibili oltre l’epidermide. Non si tratta di una patologia in sé, ma possono essere la spia di un problema di insufficienza venosa e spesso si associano a vene varicose. Per questo è importante non sottovalutarle. Una volta inquadrate correttamente, poi, per migliorarne sensibilmente l’aspetto, fino in molti casi a eliminarle, si può ricorrere alla cosiddetta scleroterapia» sottolinea il dottor Jason Mognarelli, chirurgo vascolare dell’Unità di Chirurgia vascolare del Policlinico San Marco, del Policlinico San Pietro e di Smart Clinic all’interno di Oriocenter.

Dottor Mognarelli, innanzitutto perché si formano le cosiddette teleangectasie?

«La causa principale della formazione delle teleangectasie è l’insufficienza venosa, condizione caratterizzata dalla perdita di tonicità dei vasi sanguigni con un conseguente difficoltoso ritorno venoso del sangue. Altri fattori che possono favorirne la comparsa sono le alterazioni ormonali tipiche della gravidanza e della menopausa o legate all’assunzione della pillola anticoncezionale; uno stile di vita sedentario, fumo, soprappeso e abitudine a stare sempre in piedi».

Ma come si presentano?

«Come una ragnatela di vene superficiali, di dimensioni millimetriche, che può avere colorazioni diverse: bluastra e violacea, nel caso in cui i capillari dilatati siano grossi, o color vinaccia e rosso vivo, quando i vasi sono più sottili».

In cosa consiste la terapia sclerosante e come agisce?

«La terapia sclerosante è un trattamento medico minimamente invasivo che ha come obiettivo chiudere la vena/il capillare, determinandone la scomparsa. Prevede l’iniezione di una soluzione sclerosante all’interno di capillari dilatati visibili in superficie. La soluzione sclerosante induce la chiusura progressiva dei vasi interessati e il loro successivo e graduale riassorbimento».

«L’inverno è la stagione ideale per effettuare questo trattamento. Per massimizzare i risultati della terapia ed evitare il rischio che si formino ematomi o gonfiori, si consiglia infine di indossare bendaggi o calze elastiche compressive per alcuni giorni, a seconda dell’indicazione dello specialista»

Ci sono precauzioni da seguire prima e dopo un trattamento di scleroterapia?

«Prima del trattamento è importante eseguire un esame ecocolordoppler venoso per escludere patologie della safena o del circolo venoso profondo. Inoltre, è consigliabile sottoporsi a questo trattamento quando non fa troppo caldo. L’inverno è la stagione ideale per effettuare questo trattamento. Per massimizzare i risultati della terapia ed evitare il rischio che si formino ematomi o gonfiori, si consiglia infine di indossare bendaggi o calze elastiche compressive per alcuni giorni, a seconda dell’indicazione dello specialista».

Quante sedute servono per avere risultati?

«Dipende da molti fattori e in particolare dall’estensione del problema. Sarà lo specialista a suggerire il numero di sedute più indicato e la cadenza».

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