La salute
Venerdì 06 Dicembre 2024
«I cibi troppo processati non siano un’abitudine»
L’ALLARME. «I cibi ultraprocessati purtroppo non sono l’alimento migliore che ci possa essere per un bambino. Più se ne fa uso e peggio è perché c’è un effetto di accumulo nel tempo».
Così Alberto Villani, coordinatore funzionale dell’Area Clinica Pediatria Universitaria Ospedaliera, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Università Tor Vergata, a margine del Forum Coldiretti, svoltosi a Roma.
Per Villani, «Alimentarsi in maniera sana significa vivere a lungo e vivere bene. Quindi l’uso occasionale non è dannoso. Se invece diventa un’abitudine, questo può danneggiare la salute. Purtroppo si va molto di fretta e chiaramente avere a disposizione del nutrimento, del cibo che sia facilmente assumibile, pronto all’uso, sicuramente è un qualcosa che invoglia i ragazzi all’uso. Attenzione anche all’uso di energy drinks o bevande gassate che danno l’illusione per esempio di potenziare l’efficienza».
i danni di un’alimentazione squilibrata
Tra i danni di una alimentazione squilibrata, «un aumento delle patologie gastrointestinali compresi i tumori. Purtroppo - spiega ancora il prof. Villani - sono stati fatti degli studi anche a lungo termine che hanno dimostrato un nesso tra gli alimenti ultraprocessati - che non sono solo merendine ed energy drink ma anche per esempio i cibi surgelati monoporzione- e la comparsa di malattie neurodegenerative. Quindi addirittura un nesso sul sistema nervoso. Fatto sta che appunto stanno aumentando addirittura i tumori tra gli adolescenti, tra i ragazzi in crescita».
© RIPRODUZIONE RISERVATA