«I cibi troppo processati non siano un’abitudine»

L’ALLARME. «I cibi ultraprocessati purtroppo non sono l’alimento migliore che ci possa essere per un bambino. Più se ne fa uso e peggio è perché c’è un effetto di accumulo nel tempo».

Così Alberto Villani, coordinatore funzionale dell’Area Clinica Pediatria Universitaria Ospedaliera, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Università Tor Vergata, a margine del Forum Coldiretti, svoltosi a Roma.

Per Villani, «Alimentarsi in maniera sana significa vivere a lungo e vivere bene. Quindi l’uso occasionale non è dannoso. Se invece diventa un’abitudine, questo può danneggiare la salute. Purtroppo si va molto di fretta e chiaramente avere a disposizione del nutrimento, del cibo che sia facilmente assumibile, pronto all’uso, sicuramente è un qualcosa che invoglia i ragazzi all’uso. Attenzione anche all’uso di energy drinks o bevande gassate che danno l’illusione per esempio di potenziare l’efficienza».

i danni di un’alimentazione squilibrata

Tra i danni di una alimentazione squilibrata, «un aumento delle patologie gastrointestinali compresi i tumori. Purtroppo - spiega ancora il prof. Villani - sono stati fatti degli studi anche a lungo termine che hanno dimostrato un nesso tra gli alimenti ultraprocessati - che non sono solo merendine ed energy drink ma anche per esempio i cibi surgelati monoporzione- e la comparsa di malattie neurodegenerative. Quindi addirittura un nesso sul sistema nervoso. Fatto sta che appunto stanno aumentando addirittura i tumori tra gli adolescenti, tra i ragazzi in crescita».

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