La salute / Bergamo Città
Domenica 29 Maggio 2022
Epatite C e malattie oncologiche, più spazio per la prevenzione
Regione Lombardia
Approvato un documento che declina le azioni
da mettere in atto per i programmi di screening.
Prevenire le malattie oncologiche ed eliminare il virus dell’Epatite C. Questi alcuni degli obiettivi della delibera approvata dalla Giunta di Regione Lombardia, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare che fornisce alle Agenzie di tutela della salute (Ats) e alle Aziende socio-sanitarie (Asst) le indicazioni per raggiungere i traguardi.
Nello specifico il documento declina le azioni da mettere in atto in relazione ai tre programmi di screening regionale (mammella, cervice e colon retto) e allo screening per l’eliminazione del virus dell’Epatite C. Individua, inoltre, le fonti e i criteri di calcolo degli indicatori e definisce il livello di performance da raggiungere.
«Si tratta di attività - ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti - fondamentali per la prevenzione di importanti patologie. Le Agenzie della tutela della salute (Ats) e le Aziende socio sanitarie territoriali (Asst) dovranno costantemente aggiornare le comunicazioni agli utenti, al fine di garantire un più facile accesso alle prestazioni. Avranno, inoltre, anche il ruolo di raccordo con la medicina di famiglia e i professionisti del territorio, in linea con quanto prevede la riforma per il potenziamento del servizio sanitario. La prevenzione è fondamentale per tutelare la salute dei cittadini. Per questo - ha concluso - occorre semplificare le procedure ed eseguire il maggior numero possibile di screening».
Per raggiungere gli obiettivi previsti, le Ats e le Asst riceveranno il supporto dell’Agenzia dei Controlli e dell’Unità Operativa Prevenzione della Direzione generale del Welfare. Previste anche azioni di monitoraggio dei risultati e verifiche delle procedure interne e delle informazioni fornite all’utente tramite campagne informative dedicate e siti web aziendali.
Saranno valutati anche altri indicatori, come la percentuale di telefonate gestite, i tempi di risposta alle e-mail e di contatto per comunicazione esito positivo, oltre ai servizi di comunicazione e front-office messi a disposizione da Ats e Asst al cittadino.
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