Diverticolosi, diverticolite e dintorni: le differenze

COLON. Spesso nel linguaggio comune vengono usate come sinonimi, ma in realtà sono condizioni diverse.

Diverticolosi del colon, malattia diverticolare e diverticolite, anche se spesso nel linguaggio comune vengono usate come sinonimi, sono in realtà condizioni diverse, anche se riguardano sempre il colon, ovvero il tratto terminale dell’apparato digerente. Molto comuni, è importante imparare a riconoscerle così da mettere in atto le terapie più efficaci. Facciamo chiarezza allora con il dottor Mauro Montuori, chirurgo dell’Unità di Chirurgia generale del Policlinico San Pietro.

Dottor Montuori, che cosa è la diverticolosi del colon?

«Con il termine diverticolosi del colon si intende la presenza nel colon di diverticoli, ossia piccole sacche che fuoriescono attraverso punti di debolezza della parete dell’intestino crasso. Condizione asintomatica, spesso rilevata incidentalmente durante esami endoscopici o radiologici eseguiti per altre ragioni, non richiede nessuna terapia e questo è importante chiarirlo. La formazione dei diverticoli può riguardare qualsiasi fascia d’età, arrivando a interessare il 50% delle persone sopra i 60 anni ed è associata principalmente a fattori dietetici, in particolare a una dieta povera di fibre e ad una scarsa idratazione, che causano la formazione di feci dure, che a loro volta aumentano la pressione all’interno del colon, andando ad indebolire le pareti dello stesso. In caso di diverticolosi, come detto non servono farmaci ma si suggerisce solo di mantenere un adeguato apporto di fibre e di acqua, l’astensione dal fumo, fare esercizio fisico e, in caso di obesità o di sovrappeso, perdere peso. Per quanto riguarda l’alimentazione da seguire, vanno sfatati due miti: non c’è bisogno di evitare semi, frutta secca, mais e la buccia della frutta e non c’è bisogno di cicli di terapia antibiotica o di aminosalicilati a scopo preventivo. Queste sono le indicazioni anche delle Linea guida pubblicate nel Sistema Nazionale Linee Guida diverticolosi e malattia diverticolare del colon: diagnosi e trattamento sottolinealo specialista».

Che cosa si intende, invece, con la malattia diverticolare?

«In alcuni casi la presenza di diverticoli può associarsi a sintomi come dolore addominale cronico, disturbi dell’alvo come stitichezza o diarrea, e gonfiore addominale: in questo caso si parla di malattia diverticolare. La sintomatologia può essere intermittente e variare in intensità, influenzando la qualità della vita.La malattia diverticolare deve essere seguita attentamente e con professionalità. Pertanto in presenza di sintomi bisogna sempre riferirsi allo specialista, che valuterà caso per caso, dando un’eventuale terapia tailored per la singola persona, se necessaria».

Infine la diverticolite.

«Quando uno o più diverticoli si infiammano o si infettano si parla di diverticolite, una delle complicanze più frequenti della malattia diverticolare insieme al sanguinamento. La diverticolite si manifesta con dolore addominale,solitamente localizzato al quadrante inferiore sinistro, febbre, nausea, vomito e alterazioni dell’alvo. Nei casi più severi si ha la perforazione di uno dei diverticoli con l’eventuale formazione di un ascesso (una raccolta di pus), fino alla peritonite. I principali fattori di rischio includono una dieta povera di fibre, l’età avanzata, l’obesità, e uno stile di vita sedentario. Per quanto riguarda la cura,varia a seconda della severità: si può andare da una terapia antibiotica al domicilio a una terapia antibiotica endovenosa in ospedale fino a un eventuale intervento chirurgico. Anche in questo caso, come per la malattia diverticolare, se si avvertono dei sintomi è necessario rivolgersi allo specialista in modo da mettere a punto una terapia mirata a seconda della situazione specifica e della gravità del quadro clinico».

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