Chirurgia assistita, «Hugo» tratta anche i casi più difficili

LA NOVITÀ . Il Policlinico San Marco di Bergamo è il primo ospedale bergamasco a dotarsi di questa tecnologia, tra le più avanzate attualmente disponibili.

Si chiama Hugo RAS (Robotic Assisted Surgery) ed è il robot per la chirurgia assistita recentemente acquisito dal Policlinico San Marco (Gruppo San Donato). Il Policlinico San Marco è il primo ospedale bergamasco a dotarsi di questa tecnologia, tra le più avanzate attualmente disponibili: verrà utilizzata per interventi di chirurgia generale, oncologica, bariatrica e per interventi urologici.

Nelle scorse settimane sono stati effettuati con successo i primi interventi di chirurgia generale, tra cui il trattamento di un’ernia inguinale, di un’ernia iatale e fundoplicatio per reflusso gastroesofageo e una colectomia destra per neoplasia.

Il robot non si sostituisce al chirurgo. È sempre lo specialista che guida la tecnologia: il robot assiste la sua mano, attraverso i suoi bracci, permettendogli un gesto chirurgico ancora più accurato e preciso, anche grazie alla visione magnificata del campo operatorio»

«Più efficacia e sicurezza»

«Grazie alla chirurgia robotica potremo migliorare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza degli interventi, la rapidità di ripresa post-intervento e, quindi, gli outcome clinici e la qualità di vita dei pazienti, ponendoci sempre di più come punto di riferimento a livello italiano per la chirurgia» commenta il professor Stefano Olmi, responsabile dell’Unità di Chirurgia Generale e Oncologica e Centro di Chirurgia dell’Obesità del Policlinico San Marco, nonché professore associato di chirurgia generale presso la Scuola di specializzazione in chirurgia generale di UniSR – Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «Questo sistema robotico ci permetterà inoltre di trattare anche i casi più complessi, riducendo il trauma chirurgico intraoperatorio e post-operatorio per il paziente. È bene però sottolineare che il robot non si sostituisce al chirurgo. È sempre lo specialista che guida la tecnologia: il robot assiste la sua mano, attraverso i suoi bracci, permettendogli un gesto chirurgico ancora più accurato e preciso, anche grazie alla visione magnificata del campo operatorio».

Ridotto anche il periodo di degenza

Molti sono quindi i vantaggi offerti al paziente dall’utilizzo della chirurgia robotica assistita: un più rapido recupero, la riduzione del dolore e delle dimensioni delle ferite, minori perdite ematiche e un periodo di degenza ridotto. In ambito oncologico offre un ulteriore vantaggio poiché permette di eliminare con estrema precisione la massa tumorale e di preservare i tessuti circostanti. In chirurgia generale, la chirurgia laparoscopica robot assistita di ultima generazione viene utilizzata con efficacia per trattare chirurgicamente le patologie di stomaco, esofago, colon retto. In campo urologico viene impiegata principalmente per il trattamento di neoplasie

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