Casi di morbillo in aumento, appello per le vaccinazioni

L’ALLARME. L’ aumento dei casi di morbillo ha «numeri preoccupanti», così come quello dei casi di pertosse, e per questo la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie lancia un appello per «raccomandare fortemente le relative vaccinazioni non solo ai bambini, per i quali ci sono gli appuntamenti del calendario vaccinale, ma anche per gli adulti che non siano coperti o che necessitino di un richiamo».

Il richiamo contro il morbillo, aggiunge, «è indicato per il personale sanitario, per i pazienti fragili, per le donne che programmano una gravidanza», osserva il presidente della Simg, Alessandro Rossi, in occasione della Settimana europea dell’immunizzazione. Sempre gli adulti, ogni tre anni dovrebbero fare il richiamo del vaccino trivalente contro la difterite, il tetano e la pertosse. L’appello nasce dal crescente numero dei casi di morbillo, che negli ultimi due anni in Europa sono aumentati di 60 volte e che solo nell’ultimo anno sono stati 5.770, secondo i dati del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

Sempre nell’ultimo anno di casi di pertosse sono decuplicati. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità indicano inoltre che in ogni fascia d’età si osserva un aumento dei contagi e un calo delle vaccinazioni. Di conseguenza, osserva la Simg, «queste infezioni possono circolare, lascando i soggetti fragili esposti in un contesto dove l’immunità di comunità, garantita da un’ampia copertura vaccinale, non si concretizza». La Simg si unisce così all’appello della Società Italiana di Pediatria per la «vaccinazione dei più piccoli per tutte le malattie prevenibili con il vaccino» e considera «è fondamentale che gli adulti si adeguino con i richiami necessari».

Il rischio maggiore lo corre chi non può vaccinarsi, come i bambini con meno di un anno e i soggetti fragili immunocompromessi. Per proteggerli, è necessario interrompere la trasmissione della morbillo, con «una copertura vaccinale almeno del 95% della popolazione». In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, dal primo gennaio allo scorso 31 marzo sono stati notificati 213 casi di morbillo (34 a gennaio, 93 a febbraio, 86 a marzo), l’88% dei quali in persone non vaccinate; 56 casi (26,3%) hanno riportato almeno una complicanza, con 23 casi di polmonite e un caso di encefalite.

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