Bergamo, attivato il Centro per il recupero degli uomini autori di violenza

IL SERVIZIO. È operativo a Bergamo, in via San Martino della Pigrizia 52, il nuovo Centro per gli uomini autori di violenza (Cuav).

Il Centro può proporre percorsi agli uomini che necessitino di un intervento per prevenire o interrompere i comportamenti violenti sulle donne o in famiglia.

L’obiettivo del centro è quello di promuovere un cambiamento negli autori di violenza, a partire dall’assunzione di responsabilità nei comportamenti e dal rispetto nelle relazioni. Gli psicologi favoriscono un ripensamento rispetto ai modelli di genere dominanti, che possono avere una funzione di giustificazione delle condotte violente. Il soggetto che intende aderire ai percorsi potrà acquisire strumenti per la gestione non violenta dei conflitti e per comprendere a fondo le conseguenze della violenza sul ruolo genitoriale.

Obbiettivo, prevenire il fenomeno della violenza

Il Centro, istituito per prevenire il fenomeno della violenza, permette di attuare quanto previsto dalla Legge 69/2019 «Disposizioni in tema di violenza domestica e di genere». I percorsi offerti possono rappresentare infatti parte di misure alternative alla detenzione o di programmi di reinserimento o recupero di soggetti condannati per reati sessuali o maltrattamento contro familiari o conviventi.

La gestione è a cura della Psicologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII diretta da Maria Simonetta Spada, struttura che fa capo alla Direzione Sociosanitaria. L’attivazione della consultazione psicologica - che può avvalersi di interventi individuali o di gruppo - avviene esclusivamente su richiesta dell’interessato. Ad indirizzare un uomo al Centro possono essere gli avvocati, prima di un processo o a seguito di condanna con sospensione condizionale della pena (art. 165 del codice penale), i tribunali, le forze dell’ordine o il Ministero della Giustizia, attraverso gli Uffici di esecuzione penale esterna (Uepe), o gli Uffici di servizio sociale per i minorenni (Ussm).

Informazioni e contatti

Le modalità per contattare il Centro sono pubblicate sul sito web dell’Asst Papa Giovanni XXIII (www.asst-pg23.it). Per fissare un appuntamento è sufficiente telefonare al numero 035.2676269 o scrivere una mail a: cuav.cbf@asst-pg23.it. Il primo accesso informativo è gratuito. I costi per l’accesso ai percorsi sono definiti sulla base della normativa.

Come nasce l’idea del Centro di recupero

Il Centro nasce come proposta avanzata dalla Asst Papa Giovanni XXIII al Comitato di Coordinamento dei programmi di recupero degli uomini autori di violenza, una rete permanente coordinata dalla Direzione Sociosanitaria di ATS Bergamo. Ne fanno parte tre Asst bergamasche, Uepe (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) di Bergamo, Ussm (Ufficio Servizio Sociale Minorenni) di Brescia, il Tribunale Ordinario di Bergamo, il Tribunale di Sorveglianza di Brescia, la Questura di Bergamo, le Reti Interistituzionali Antiviolenza, l’Università degli Studi di Bergamo, gli Ambiti Territoriali Sociali e gli Enti del Terzo Settore e dell’associazionismo. Il Comitato è stato promosso da Regione Lombardia per promuovere un approccio globale e intersettoriale che metta in dialogo l’asse clinico – criminologico – culturale, favorendo il recupero, la rieducazione del reo e la riduzione del fenomeno della recidiva, in linea con quanto previsto dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul, cui l’Italia aderisce.

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