
La salute / Bergamo Città
Domenica 09 Febbraio 2025
Astigmatismo, se la cornea è asimmetrica e non più sferica
OCULISTICA. Le opzioni di trattamento variano a seconda della gravità del difetto e delle esigenze del soggetto.
L’astigmatismo è un difetto visivo molto comune che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo di tutte le età, anche bambini. Individuarlo precocemente e correggerlo di conseguenza può migliorare significativamente la qualità della visione e quindi anche la qualità di vita quotidiana. Ma quali sono le cause? Quali esami servono per diagnosticarla? E come si può risolvere? Lo abbiamo chiesto al dottor Loris Belotti, responsabile dell’Unità operativa di Oculistica del Policlinico San Pietro.
Dottor Belotti, cosa si intende per astigmatismo?
«L’astigmatismo è un difetto di rifrazione per cui la curvatura della cornea, cioè la cupola trasparente che costituisce la parte anteriore dell’occhio, è asimmetrica e non sferica come invece dovrebbe essere naturalmente. In alcuni casi, può derivare anche da alterazioni del cristallino cioè la lente naturale interna del nostro occhio posizionata appena dietro l’iride. L’astigmatismo impedisce alla luce di focalizzarsi correttamente sulla retina e quindi di avere una corretta messa a fuoco delle immagini rendendo la vista sfuocata o distorta. L’occhio umano funziona come una macchina fotografica: la cornea e il cristallino rifrangono la luce per proiettare un’immagine nitida sulla retina che poi invia il segnale al cervello. In un occhio normale, la cornea ha una forma sferica regolare, simile a quella di una palla da calcio. Nell’astigmatismo, invece, la cornea presenta una curvatura molto più simile a un pallone da rugby. Questa particolare forma fa sì che i raggi luminosi vengano focalizzati su più punti sulla retina anziché convergere in uno stesso punto, causando così una visione offuscata».
Come vede una persona astigmatica?
«I sintomi più comuni includono visione sfocata e difficoltà a distinguere i dettagli a qualsiasi distanza, occhi stanchi e pesanti, mal di testa ma anche eccessiva sensibilità alla luce, arrossamenti oculari e bruciori possono associarsi a questo difetto visivo se non adeguatamente corretto. Ulteriori segni possono essere l’ammiccamento frequente, la tendenza strizzare gli occhi oppure a reclinare la testa da un lato quando si osserva qualcosa. Tutti questi segnali si accentuano durante attività che richiedono un’intensa concentrazione visiva, come leggere, usare il computer o guidare di notte».
Come si diagnostica l’astigmatismo?
«La diagnosi dell’astigmatismo viene effettuata attraverso un esame oculistico completo che include test come la misurazione della refrazione, la schiascopia, l’autorefrattometria, la valutazione in cicloplegia (con l’utilizzo di colliri contenenti principi attivi in grado di bloccare temporaneamente la muscolatura interna oculare) , la topografia corneale, strumento che permette di analizzare la forma e la curvatura della cornea».
Ma si può «curare»? E come?
«Le opzioni di trattamento dell’astigmatismo variano a seconda della gravità del difetto e delle esigenze del paziente e possono comprendere: l’utilizzo dell’occhiale o della lente a contatto; trattamenti laser con le svariate tecniche ad oggi disponibili come la PRK, la femtoLASIK e la SMILE; la chirurgia, che permette di correggere in modo definitivo l’astigmatismo, soprattutto se il difetto astigmatico è elevato e quindi non trattabile con il laser. L’intervento consiste nell’impianto di lenti intraoculari toriche cioè specifiche per la correzione dell’astigmatismo. Questa metodologia, nella quale la nostra Unità di Oculistica vanta una grande esperienza, permette di risolvere anche difetti refrattivi associati come miopie o ipermetropie molto elevate e non trattabili con il laser, soprattutto se concomitanti con la cataratta, cioè all’opacizzazione del nostro cristallino naturale. In questi casi con un singolo intervento si risolve sia il difetto visivo sia la cataratta».
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