Anche l’ozio può far male, ecco come proteggere la schiena

Evitare il «fai da te»: se la muscolatura perde tono possono riemerge vecchi problemi rimasti silenti fino a quel momento.

Chi può trascorrere buona parte delle vacanze natalizie e di fine anno a casa senza lavorare, deve fare attenzione che questo periodo in cui ci concediamo un po’ di ozio prolungato non ci «faccia male», arrecando problemi alla nostra condizione fisica. In particolare i disturbi che possono nascere da questa condizione di «fermo» hanno come punto debole la nostra schiena e posizioni non corrette. Ne parliamo con il dottor Marco Cassago, ortopedico di Humanitas Medical Care oltre che di Humanitas Gavazzeni e Castelli.

«Il sintomo più classico è il dolore lombare, localizzato alla base della schiena; un dolore che può estendersi lungo uno dei due arti così da renderne difficoltoso il movimento». Al di là dell’ozio e delle posizioni sbagliate, il mal di schiena è comunque una delle patologie più diffuse e le cause possono essere le più diverse: uno sforzo intenso, il passaggio improvviso dal caldo al freddo, una situazione di stress (di origine lavorativa, familiare ma anche derivante dalle conseguenze della particolare situazione che stiamo vivendo in questi mesi di pandemia). Come fare per evitarlo? «Bisogna cercare di non trascorrere troppo tempo seduti o sdraiati – sottolinea Marco Cassago –. Bisogna vincere l’ozio e cercare di uscire di casa per fare una passeggiata, anche solo di una quindicina di minuti. Chi possiede una cyclette o un tapis roulant ne approfitti, è importante usarli ogni giorno per mantenere attiva la muscolatura della schiena e degli arti inferiori. Ma chi non dispone di queste attrezzature può sopperirvi svolgendo semplici esercizi studiati apposta per tenere attive la colonna e le gambe».

L’obiettivo è evitare che la muscolatura di tutti i distretti perda di tono e faccia «venire a galla» problematiche rimaste fino a quel momento silenti. A volte, però, la prevenzione non basta e per cercare di contenere il dolore è possibile ricorrere a rimedi «home made». Senza esagerare, però, perché per patologie complesse è necessario rivolgersi allo specialista.

«Come prima azione si può procedere con una terapia topica, a base di creme o cerotti, anche se questa non sempre riesce a essere risolutiva – suggerisce lo specialista di Humanitas Medical Care oltre che di Humanitas Gavazzeni e Castelli-. E’ importante intanto tenere la parte dolorante al caldo utilizzando la tradizionale boule dell’acqua calda o di un più moderno termoforo. Attenzione, invece, ai massaggi che devono essere fatti solo da persone esperte perché quando c’è un interessamento dei nervi – in caso di lombosciatalgia o di lombocrucalgia – si rischia di provocare anche seri danni. Per quanto riguarda invece i farmaci da banco sono utili gli antidolorifici, i cosiddetti Fans. Poi ci sono i miorilassanti, che possono essere assunti attraverso iniezione, ma per questi serve una prescrizione medica».

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