Allarme «Fentanyl», potente e mortale

La nuova droga . La dose letale è piccolissima, il corrispettivo di circa 5 -7 grani di sale da tavola.

Il 26 giugno è il giorno scelto dalle Nazioni Unite come Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga. Tra le recenti iniziative del Dipartimento per le politiche antidroga nel nostro Paese, c’è la divulgazione del «Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici». Il documento descrive le iniziative da mettere in campo per

la prevenzione, il contrasto e la corretta gestione di eventuali emergenze. Tra le azioni fondamentali rientra l’informativa adeguata, corretta ed efficace alla cittadinanza. Ma senza inutili allarmismi. Ne parliamo con Marco Riglietta, Direttore del Servizio Dipendenze di Bergamo dell’Asst «Papa Giovanni XXIII».

Dott. Riglietta, cosa è il Fentanyl?

«Il Fentanyl è un oppioide (come oppio, eroina e morfina). È una sostanza estremamente potente. Cento volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell’eroina».

É una sostanza illegale?

«Il Fentanyl è un farmaco. Il suo utilizzo in Italia è consentito solo per le strette indicazioni rilasciate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), comprendenti la gestione del dolore cronico grave (come il dolore correlato a neoplasie) e come componente analgesico in anestesia generale e in terapia intensiva. In tali condizioni, difficilmente gestibili con altri farmaci, il Fentanyl è un alleato prezioso nella gestione del dolore».

Il Fentanyl usato in anestesia è sicuro? Può provocare dipendenza?

«In anestesia il Fentanyl è un farmaco indispensabile per una corretta analgesia (controllo del dolore intraoperatorio). Essendo un farmaco potente e con breve durata d’azione è infatti molto maneggevole e sicuro. È usato sotto stretto controllo dei parametri vitali e degli scambi respiratori. Inoltre, essendo l’uso limitato nel tempo alla sola procedura, non c’è alcun rischio che possa indurre dipendenza».

Come agisce il Fentanyl?

«Il Fentanyl ha una forte azione analgesica (riduzione del dolore) e sedativa. A dosaggi elevati, non farmacologici, provoca però depressione respiratoria, rallenta il battito cardiaco, abbassa la pressione sanguigna, inducendo cioè un’overdose. Ha inoltre un’azione molto potente sul sistema della ricompensa (sistema di gratificazione) ed è questa la ragione principale che spinge all’abuso e alla dipendenza».

Perchè il Fentanyl utilizzato illegalmente è così pericoloso?

«La pericolosità è legata alla sua potenza; la dose letale di Fentanyl infatti è estremamente piccola (250 microgrammi o 2,5 mg), il corrispettivo di circa 5-7 grani di sale da tavola, impossibile da dosare correttamente senza strumenti sofisticati! L’overdose inoltre può essere istantanea».

Come si può agire di fronte ad un’overdose da Fentanyl?

«É necessario utilizzare il Naloxone, farmaco antagonista degli oppiacei. Presso il SerD di Bergamo consegniamo ai nostri pazienti a rischio il Naloxone, in formato facilmente somministrabile per via endonasale. Se l’overdose è provocata da Fentanyl sono però necessarie dosi elevate, almeno 4-5 volte maggiori rispetto a quelle utilizzate per l’eroina per salvare la persona. E spesso, purtroppo, l’intervento non è efficace».

L’uso illegale di Fentanyl è diffuso nel nostro Paese? E a Bergamo?

«La circolazione illegale di Fentanyl è ancora un fenomeno limitato nel nostro paese. La principale ’piazza di spaccio’ è il web».

Perché esiste il rischio che si diffonda nel nostro Paese?

«Il Fentanyl è economico e molto più potente dell’eroina, pertanto a volte viene utilizzato dagli spacciatori per “tagliare” l’eroina o creare compresse contraffatte aumentandone il peso, e quindi il valore sul mercato. Molte persone che hanno avuto un’overdose da Fentanyl lo hanno assunto senza esserne consapevoli, pensando di assumere la solita dose della droga abituale, prendendone invece una molto più potente e pericolosa. Non c’è nessun modo per sapere se una compressa o la polvere bianca che si usa è tagliata con Fentanyl».

Cosa deve fare chi sviluppa una dipendenza da Fentanyl? E cosa si può fare per non svilupparla?

«Chi sviluppa una dipendenza deve rivolgersi il prima possibile ad un Servizio per la cura delle Dipendenze, dove il paziente può essere curato in maniera efficace. Per evitare di sviluppare una dipendenza è necessario in primo luogo non utilizzare Fentanyl in assenza di una prescrizione medica. Se prescritto bisogna attenersi scrupolosamente alle dosi e tempi indicati. Infatti, parafrasando Paracelso «Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto». Noi aggiungiamo: oltre alla dose, anche il modo con cui viene utilizzato».

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