Acceleratore lineare per la radioterapia, nuovo macchinario al Papa Giovanni XXIII

IN OSPEDALE. Un nuovo acceleratore lineare di ultima generazione Truebeam HD è stato attivato nell’unità di Radioterapia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

L’apparecchiatura, entrata in funzione lo scorso 17 giugno ed acquistata nell’ambito dell’attuazione della missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), va ad affiancare l’acceleratore «gemello» già installato a ottobre 2020 grazie a un finanziamento di Regione Lombardia. Si aggiorna così la dotazione tecnologica della Radioterapia, che può contare ora su un parco macchine di 3 Linac per trattamenti a fasci esterni (EBRT), di cui due Linac Truebeam HD e un Linac Trilogy, e di un Linac mobile per la Radioterapia Intraoperatoria (IORT), collocato in una sala chirurgica.

Il Truebeam HD consente di estendere l’utilizzo della radioterapia stereotassica, una tecnica radioterapica altamente precisa che consente di trattare tumori di piccole dimensioni o localizzati in zone delicate, come il cervello. «L’attivazione del nuovo acceleratore lineare rappresenta un traguardo importante per la Radioterapia del Papa Giovanni XXIII - ha dichiarato Maurizio Portaluri, direttore della Radioterapia -. Ringrazio tutti i professionisti della Radioterapia, della fisica sanitaria e delle direzioni sanitarie e amministrative, l’Ingegneria clinica e l’ufficio tecnico del Papa Giovanni XXIII».

L’investimento in questa nuova apparecchiatura consentirà di aumentare la capacità di trattamento, di ridurre i tempi di attesa per i pazienti e di offrire loro terapie ancora più personalizzate e mirate.

L’investimento in questa nuova apparecchiatura consentirà di aumentare la capacità di trattamento, di ridurre i tempi di attesa per i pazienti e di offrire loro terapie ancora più personalizzate e mirate. «La tecnologia rappresenta sempre più un elemento fondamentale anche in campo sanitario: per questo siamo determinati a mantenere la dotazione tecnologica del Papa Giovanni XXIII costantemente all’avanguardia, per garantire ai nostri pazienti le migliori cure possibili» ha sottolineato il medico.

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