Se un giurato indeciso si è visto Atalanta-Verona e il Clasico

L’ANALISI. I giochi sono fatti, i giurati hanno votato. E quella di stasera a Parigi sarà soltanto una sfarzosa passerella. Eppure immaginiamo, solo per un attimo, che per assegnare definitivamente i Palloni d’Oro 2024 i candidati debbano presentare un biglietto da visita.

Vero, per Gian Piero Gasperini fra gli allenatori (6 candidati) e Ademola Lookman fra i giocatori (30 prescelti) è già un successo essere lì. Vero, è un premio al 2024 d’oro dell’Atalanta, che manca abbastanza incomprensibilmente fra le nomination per le società. Però adesso immaginiamo che un giurato indeciso o ritardatario si veda il primo tempo di Atalanta-Verona di sabato sera.

Spettacolo di gol

Quello spettacolo di gioco e di gol messo in scena dall’orchestra perfetta allestita da quel signore seduto (si fa per dire) per la quattrocentesima volta sulla panchina nerazzurra. E sul palco, cioè in campo, un eccezionale solista con la maglia numero 11 sulle spalle a nobilitare con il proprio estro l’armonia degli strumenti. E il bello è che il direttore e il solista – che stasera saranno insieme al Theatre du Chatelet di Parigi, accompagnati da una delegazione di dirigenti – ogni tanto non mancano di punzecchiarsi. Succede nelle migliori famiglie. Nubi passeggere perché poi gli spartiti del direttore – da Dublino al Gewiss Stadium, dal Leverkusen al Verona – sembrano fatti apposta per esaltare il solista. E viceversa. Ma soprattutto perché l’uno e l’altro esaltano a modo loro l’armonia del gruppo: in campo, nello spogliatoio, nelle stanze dei bottoni ma anche negli sgabuzzini più reconditi della sede di Zingonia.

Il Clasico

Quel gruppo che ha portato l’Atalanta al traguardo più prestigioso dei suoi 117 anni di storia e che oggi è tutto simbolicamente a Parigi per abbracciare idealmente quelli che Bergamo considera già i suoi palloni d’Oro a prescindere da come finirà. Perché non succederà. Ma pensate che il famoso giurato indeciso, dopo Atalanta-Verona, si sia visto l’imbarcata del Real Madrid di Carlo Ancelotti sabato nel Clasico con il Barcellona: 0-4. Siamo proprio sicuri che darebbe il suo voto a quello che resta il legittimo candidato numero uno al premio dei mister, avendo vinto Liga, Champions e Supercoppa europea? Ma guardiamo oltre i premi individuali, per quanto prestigiosi. Siamo qui a parlare di Real e Barça e ci viene in mente che sono due delle prossime avversarie dell’Atalanta in Champions League. Non è già questo un Pallone d’Oro?

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