Niente regali nel match di Natale vestiti da scozzesi

Vivere alla giornata. Senza lasciare per strada nemmeno le briciole. Senza fare regali nemmeno nel Christmas Match, la partita di Natale. In una corsa per l’Europa mai così affollata e combattuta, la sfida di questa sera al Gewiss Stadium con la Salernitana ultima della classe per l’Atalanta è un’occasione da non sprecare.

Non tanto per guadagnare posizioni – al massimo una, che in situazioni così conta poco – ma per guadagnare (o riguadagnare) punti preziosissimi. Tre sulla Roma, a discapito della quale verrebbe anche conquistata la posizione di cui sopra. Tre sulla Lazio. Tre sul Monza. E per ristabilire le distanze sul Torino, che i gol del ritrovato Duván Zapata stanno trasformando in una fastidiosa compagnia. E ancora, per riportarsi sotto al Napoli e soprattutto al Bologna, ancora una volta squadra del giorno (a parte l’Inter che di questo passo rischia di finire ben presto per fare corsa a sé).

Quel Bologna che da quando ha ingaggiato Giovanni Sartori come responsabile dell’area tecnica non ha mai fatto mistero di studiare da Atalanta, e che nelle ultime settimane ha dimostrato di averlo fatto davvero bene. Il 2-0 rifilato ieri alla Roma, con il quale i rossoblù di Thiago Motta (uno dei tanti allievi di Gian Piero Gasperini come concetti di base, anche se applicati in maniera diversa soprattutto nel modulo) si sono issati da soli al quarto posto, è stata una dimostrazione di forza alla quale è necessario rispondere questa sera per poi presentarsi allo scontro diretto di sabato prossimo allo stadio Dall’Ara a -2 e cercare di ristabilire le gerarchie. Sarà quello in fondo il vero Christmas Match: una festa del calcio alla quale guarderà un po’ tutta Italia. Intanto però l’Atalanta vestita alla scozzese dovrà comportarsi da scozzese, senza slanci di generosità natalizia verso la Salernitana. Che, sarà bene ricordarselo, settimana scorsa ha creato non pochi grattacapi proprio al Bologna che oggi è la rivelazione del campionato e ora aspetta l’Atalanta per la resa dei conti.

Insomma, meglio dimenticarsi l’impresa con il Milan, i tacchi di Muriel e la festosa scampagnata in terra polacca. Vivere alla giornata senza lasciare per strada nemmeno le briciole. Proprio come dei veri scozzesi, popolo dalla parsimonia proverbiale.

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