Nel weekend senza Atalanta gustiamoci Pogacar

IL PUNTO. Certo, sarà dura affrontare un weekend senza Atalanta proprio adesso che ci siamo rifatti gli occhi.

Persino prima del previsto, se pensiamo a come stavano le cose nove giorni fa: appena sconfitti in casa dal Como, i nerazzurri erano andati sotto a Bologna dopo pochi secondi della ripresa, e già l’orizzonte si tingeva dei cupi colori della crisi.

Poi sappiamo com’è andata: un punticino al Dall’Ara tanto per riprendere fiato, il tiro al bersaglio di mercoledì a Gelsenkirchen contro lo Shakhtar per la solita Atalanta europea che non tradisce mai, la prospettiva di affrontare il Genoa con le incognite (più mentali che fisiche) del terzo impegno in otto giorni e del possibile effetto rebound del ritorno alla quotidianità del campionato dopo i fasti del palcoscenico continentale. E invece anche la sfida con il Grifone ha dato risposte incoraggianti. L’Atalanta c’è, e anche questa volta Gasperini è riuscito a dare la sua impronta a una squadra che mai, sotto la sua gestione, era stata rinnovata in maniera così radicale, anche se con tasselli di indubbia qualità. Non solo. L’ha fatto, appunto, prima del previsto, riuscendo a inquadrare i nuovi arrivati nel modello Atalanta e a far capire loro cosa significa, in questo momento storico, approdare a Bergamo e indossare la maglia nerazzurra. E adesso che la squadra sembra aver ingranato mentre le altre big (Napoli a parte) sono ancora alle prese a rotazione con l’altalena del rodaggio (ieri è toccato a Juve e Milan) è proprio un peccato doversi fermare per la seconda sosta riservata alle nazionali.

Così come è un peccato che sabato prossimo, nel weekend senza Atalanta, la turnazione del Giro di Lombardia di ciclismo ci riservi un’edizione con partenza a Bergamo e arrivo a Como. Sarebbe stato bello godersi, come già lo scorso anno, Tadej Pogacar sulle nostre salite e sulla rampa finale della Boccola, invece dovremo accontentarci di omaggiarlo al via. Facciamocene una ragione. Sarà comunque una bella occasione, perché lo sloveno che vince ovunque e in tutte le stagioni – in linea e a tappe, da marzo a ottobre – merita davvero l’applauso degli sportivi bergamaschi. Orfani, per un fine settimana, della loro Atalanta.

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