Da Melbourne al Lago di Como, la vittoria è sempre dolce

IL COMMENTO. Adesso c’è persino il pericolo (tipicamente italiano) che tutto diventi facile e scontato. Perché i trionfi di Jannik Sinner sono ormai permeati di una naturalezza tale che rischiano di uscirne quasi sminuiti, come i baldanzosi avversari via via impallinati dal Nuvola Rossa della Val Pusteria.

Domenica a Melbourne, nella finale degli Australian Open, primo Slam del 2025, il numero 1 del mondo ha preso a pallate Alexander Zverev, che ha chiuso in lacrime definendo il rivale «troppo forte». Cosa che fortunatamente sui campi da tennis succede ancora. Il fatto che è che il tedesco non era un non classificato di circolo che passava da quelle parti per caso, ma il numero 2 del mondo. Cioè, dati alla mano, il tennista più forte del pianeta dopo Sinner. Il quale, fra i suoi tanti, impressionanti record,ne ha uno che spiega tutto: ha vinto gli ultimi 10 confronti diretti con i Top 10 della classifica mondiale senza perdere un set. Cosa di cui nessuno era mai stato capace dal 1973, da quando cioè esiste il tennis moderno.

Adesso c’è da sperare solo che il prossimo avversario di Sinner non debbano essere i mugugni di fronte alla prima vittoria meno che travolgente , i giudizi di quelli che «sì, però non ha avversari, avrei voluto vederlo contro Questo o contro Quello». Di quell’Italia insomma che, come diceva Enzo Ferrari, «perdona tutto, ma non il successo».

La vittoria del Sinigaglia vale un guadagno secco di tre punti su Lazio e Juventus, le due più dirette inseguitrici nella corsa alla prossima Champions, ora rispettivamente a -7 e -9

Dal sole dell’estate australe alle brume uggiose e malinconiche dell’inverno sul Lago di Como, ecco l’altro sapore della vittoria. Non meno dolce, perché resta tutto da dimostrare che un successo sofferto in rimonta dia meno gioia di una cavalcata travolgente. Questa Atalanta che rischia di cadere ma riesce a risollevarsi sta dimostrando, in attesa di ritrovare lo smalto dei giorni migliori, di avere un grande cuore e di saperlo gettare oltre l’ostacolo. La vittoria del Sinigaglia vale un guadagno secco di tre punti su Lazio e Juventus, le due più dirette inseguitrici nella corsa alla prossima Champions, ora rispettivamente a -7 e -9. Mentre in questa, di Champions, i playoff già blindati rappresentano la situazione ideale per presentarsi a Barcellona. Dove c’è un’altra grande da conoscere, ma soprattutto dalla quale farsi conoscere. Perché come gioca l’Atalanta ormai lo sanno tutti, ma quando se la trovano di fronte sul campo per la prima volta, chissà perché, tutti fanno sempre una gran fatica.

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