Conta solo vincere, il doppio impegno
costa caro a tutti

IL COMMENTO. Ormai non ci sarebbe nemmeno bisogno di ricordarlo. Anche perché la consuetudine dell’Atalanta al doppio (e poi magari più avanti triplo) impegno stagionale è tale che le tre partite in una settimana o poco più sono ormai diventate la regola.

Eppure le insidie nascoste nell’ultimo appuntamento di un trittico come quello che si chiude stasera con il Como sono come il sampietrino fuori posto sul vialetto sconnesso che porta verso casa. È lì da anni, su un pezzo di strada che conosci a memoria. Sai che c’è e che ci devi mettere tutta l’attenzione possibile. Ma finisci regolarmente per inciamparci, anche se magari poi non sempre cadi. Il match col Como al Gewiss Stadium, per l’Atalanta, è qualcosa del genere. Non è un ostacolo che può far paura dal punto di vista tecnico (non all’Atalanta vista nell’ultima ora di gioco con la Fiorentina, e poi soprattutto con l’Arsenal) eppure se non lo affronti con la dovuta attenzione rischi di finire per le terre, e magari farti pure male. Come è successo – per fare un esempio – all’Inter, squadra più attrezzata del campionato, che ha inserito l’impresa di Manchester col City, in Champions, fra l’inciampo di Monza e lo scivolone di un derby che la vedeva strafavorita. Con un Milan che, da parte sua, il dazio al doppio impegno l’aveva pagato (e pesante) proprio in Champions contro il Liverpool.

Insomma, lasciare qualcosa per strada è la regola, e per questo – stasera – il primo vero pericolo, per l’Atalanta, sarà proprio l’Atalanta. Anche se poi, in fondo, un calo di tensione farebbe parte di quella componente imponderabile che è insita nell’inconscio umano. E alla quale nemmeno l’Atalanta quasi perfetta della scorsa stagione, in diverse occasioni, era riuscita a sottrarsi. È a questo, prima ancora che ai ruoli e alla tattica, che stasera dovrà pensare soprattutto Gasperini al momento di scegliere chi mandare in campo: guardare negli occhi i suoi e capire chi è uscito più consumato dalla serata di gala di Champions. Con tutto il rispetto per il Como, naturalmente, squadra con l’esperienza e la qualità di base per creare difficoltà ai nerazzurri.

Che questa sera dovranno badare soprattutto al sodo e portarsi a casa i tre punti. Magari rubacchiati. Magari, perché no, su rigore. Sarebbe un gran bel modo per fare pace col dischetto.

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