Atalanta, senza strafare e senza soffrire: come le grandi

L’ANALISI. L’Atalanta supera l’insidia Empoli e capitalizza al meglio un turno che poteva essere favorevole, ma non era scontato lo fosse.

Senza strafare, senza soffrire. Come vincono le grandi squadre. L’Atalanta supera l’insidia Empoli e capitalizza al meglio un turno che poteva essere favorevole, ma non era scontato lo fosse: approfitta del pareggio fra Napoli e Roma, si porta a -2 dai giallorossi con una partita da recuperare e lo scontro diretto da giocare a Bergamo, ma scava anche una voragine fra sé i campioni d’Italia, precipitati a -7.

Ora, alle spalle, i nerazzurri si devono guardare solo dalla Lazio, che sta risalendo ma resta comunque a due lunghezze, è in svantaggio negli scontri diretti e ha pure lei una partita in più giocata. Insomma, anche sul terzo fronte stagionale – quello del campionato, teoricamente sacrificato alle emozioni uniche delle coppe – la situazione sembra pienamente sotto il controllo di questa squadra che sull’onda dell’entusiasmo passa con disinvoltura da un impegno all’altro. E che adesso può tornare a rivolgere le proprie attenzioni sull’Europa League, dove ormai, affondata la corazzata Liverpool, nessun sogno è precluso.

Giovedì la nuova avventura internazionale salperà da Marsiglia, storico luogo di reclutamento della Legione straniera, leggendaria unità speciale da combattimento dell’Esercito francese. Che dal porto della Provenza prende poi il largo per le proprie missioni in ogni angolo del mondo. E che a dispetto della propria composizione geograficamente eterogenea, ha la particolarità di essere animata da uno spirito di corpo e da un’unità d’intenti senza uguali.

In questo ha qualcosa in comune con l’Atalanta, un gruppo eccezionale nel quale italiani, argentini, brasiliani, albanesi, bosniaci, svedesi, russi, inglesi, belgi, olandesi, maliani lottano l’uno a fianco dell’altro sotto un’unica bandiera per un grande obiettivo comune. Talmente grande, che a meno di un mese dalla fine della stagione non è ancora stato individuato. Qualificazione Champions? Europa League? Coppa Italia? Ormai ci troviamo nel bel mezzo di un avvincente romanzo d’avventura, proprio come quelli che narrano le gesta dei legionari, dalle sabbie del Sahara alle giungle dell’Indocina. E non vediamo l’ora, comunque vada a finire, di sfogliare la prossima pagina.

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