Villa d’Adda piange Luca Carrara: lascia moglie e due figli

LA TRAGEDIA. Vani i soccorsi Luca Carrara, di 41 anni, titolare dell’officina sulla provinciale. L’allarme dai familiari che, non vedendolo rincasare per pranzo, lo hanno trovato a terra. Lascia moglie e due figli, tutta la comunità in lutto.

Una morte dalle circostanze drammatiche, avvenuta nell’officina dove si era recato, nonostante fosse domenica, per tagliare alcune lastre con il flessibile. E proprio la lama di questo attrezzo gli ha causato una ferita alla gola che si è rivelata fatale: è morto così, domenica mattina a Villa d’Adda, Luca Carrara, 41 anni, titolare dell’area di servizio «Car Fuel 37» aperta una ventina d’anni fa dal papà Giuseppe lungo la provinciale 169, nel tratto tra l’uscita della galleria Parscera e la rotatoria all’inizio dell’abitato di Villa d’Adda.

Domenica officina e annesso bar tabacchi erano chiusi, mentre l’antistante distributore e il vicino autolavaggio aperti con il servizio self service. Nessuno lì si dev’essere però accorto del dramma che si stava consumando dietro il portellone dell’officina. Luca Carrara ci era arrivato in mattinata, da solo, e si era messo al lavoro all’interno del locale.

L’allarme all’ora di pranzo

All’ora di pranzo non era però rincasato nell’abitazione di via Supercera – dove viveva con la moglie e i due figli di 10 e 7 anni – e i parenti, visto che non rispondeva nemmeno al cellulare, preoccupati sono andati a cercarlo. Facendo la tragica scoperta: erano le 12,27 quando dall’officina è partita la chiamata al 112.

Non ancora fissata la data del funerale

Gli inquirenti hanno da subito escluso la presenza di terze persone nell’officina – che, tra l’altro, così come l’intera area di servizio. è coperta da diverse telecamere del sistema di videosorveglianza privato – e pure l’eventualità di un gesto estremo, al momento non compatibile con quanto trovato nell’officina, ovvero Carrara che stava lavorando con il flessibile per tagliare alcune lastre in alluminio. L’ipotesi che al momento sembra più verosimile è dunque quella di un infortunio sul lavoro. 

La data dei funerali non è ancora stata fissata: prima servirà infatti in nulla osta da parte della Procura. Nulla osta che però arriverà soltanto una volta eseguita l’autopsia e chiarite definitivamente le cause della morte.

Il dolore della comunità

Luca Carrara, per la sua attività, era molto conosciuto così come tutta la sua famiglia. Un marito e papà amorevole, aveva due grandi passioni ereditate da papà Giuseppe: il rally e le auto d’epoca. Gianfranco Biffi, appreso della tragedia, si è recato alla stazione di servizio: «I Carrara sono una famiglia conosciuta in paese – ha commentato il primo cittadino –, una famiglia benvoluta da tutti e impegnata anche nel mondo del volontariato, oltre che sempre disponibile a collaborare. A nome mio e di tutta l’amministrazione comunale porgo le più sincere condoglianze alla famiglia Carrara, che sta vivendo questi momenti di dolore per l’improvvisa morte del loro caro luca».

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