Uccise la cugina e vicina di casa, condannato a 15 anni e 8 mesi

MAPELLO. La sentenza è stata letta poco dopo mezzogiorno di lunedì 22 luglio, dopo un’ora e mezza di camera di consiglio.

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È stato condannato a 15 anni e 8 mesi per l’omicidio della cugina e vicina di casa Stefania Rota l’ex agente di commercio di Mapello Ivan Perico, 62 anni. La sentenza è stata letta poco dopo mezzogiorno di lunedì 22 luglio, dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, dalla Corte d’assise presieduta da Patrizia Ingrascì (a latere Beatrice Purita). Esclusa dall’omicidio volontario l’aggravante dei motivi abietti, mentre l’accusa di aver dato fuoco a uno studio tecnico di Mapello, sempre per l’ossessione di Perico di essere stato in qualche maniera raggirato, una ventina di giorni dopo l’omicidio della cugina – avvenuto l’11 febbraio 2023, ma il corpo venne ritrovato in casa solo successivo 21 aprile – è stata riqualificata in forma tentata (anche a seguito di un accordo extragiudiziale tra le parti per il risarcimento dei danni). Riconosciute le attenuanti generiche, gli è stata applicata la riduzione di pena prevista dal rito abbreviato (iter inizialmente non accolto). La pm Letizia Ruggeri aveva chiesto una condanna a 15 anni e 6 mesi, mentre la difesa – rappresentata dall’avvocato Roberta Campana ha chiesto il minimo edittale.

L’udienza – cui Perico non ha presenziato, come nelle precedenti – si è aperta con la lettura della consulenza chiesta dalla Corte alla psichiatra Giuseppina Paulillo, direttore dell’unità Residenze psichiatriche e Psicopatologia forense dell’Ausl di Parma, che ha confermato come l’imputato fosse capace di intendere e volere e affetto da un «disturbo della personalità di tipo narcisistico con tratti istrionici». La psichiatra ha spiegato che si è trattato di un delitto d’impeto, del quale Perico ha subito avuto consapevolezza. Presenti in aula alcuni familiari di Stefania Rota. Disposto anche il dissequestro dell’abitazione dell’imputato, chiesto dalla difesa. Per le motivazioni saranno necessari 60 giorni.

Stefania Rota, coetanea e vicina di casa di Perico, oltre che sua lontana parente (un nonno di Perico era fratello del padre di Stefania), venne assassinata con un batticarne l’11 febbraio dell’anno scorso e trovata morta solo il 21 aprile nella sua abitazione di via XI Febbraio a Mapello. Perico aveva confessato il delitto, raccontando di aver ucciso al culmine di una lite scoppiata per questioni catastali di confini di proprietà e di alcune porzioni del suo immobile che non risultavano, a detta sua, accatastate (di lì l’iniziale idea di dar fuoco anche allo studio tecnico del paese).

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