Tragico incidente nel bosco, dolore a Cisano e Vilminore per Vittorio Piccini

L’ex impresario, 73 anni, abitava a Cisano Bergamasco ed era originario della frazione Nona nel comune scalvino, dove trascorreva tutte le estati: qui mercoledì è morto scivolando mentre tagliava legna.

Una fatalità, un incidente nel mezzo di un bosco che sicuramente conosceva come le sue tasche: una caduta si è rivelata fatale, mercoledì 1° settembre, per Vittorio Piccini, 73 anni, ex impresario edile ora in pensione, originario di Vilminore di Scalve, ma che abitava a Cisano Bergamasco. L’uomo ieri mattina si era recato in un bosco che si trova nei pressi di Nona, la più alta delle frazioni di Vilminore: equipaggiato con accetta e motosega, aveva intenzione di lavorare al taglio di alcuni arbusti e alcune piante in una zona non lontana dal paese. Un’attività che ha proseguito per tutta la mattina: diverse persone della frazione confermano di aver sentito il rumore di una motosega lavorare per l’intera mattinata. Nel pomeriggio, verso le 14,15, un villeggiante di Vilminore che si trovava nello stesso bosco alla ricerca di funghi, si è imbattuto nel corpo di una persona riversa a terra nel pressi di una valletta e ha subito dato l’allarme.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della vicina stazione di Vilminore di Scalve, l’ambulanza della Croce rossa italiana di Vilminore, l’automedica, i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo Boario Terme e gli uomini della stazione di Schilpario della VI delegazione Orobica del Soccorso alpino.

Ai soccorritori non è però rimasto altro da fare che constatare il decesso dell’uomo, che è stato poi trasportato in paese dagli uomini del Soccorso alpino con una calata di un centinaio di metri.

I rilievi dei carabinieri

I primi rilievi sul posto hanno evidenziato i segni di una strisciata, uno scivolamento nel bosco di una lunghezza complessiva di una ventina di metri.

Da una prima analisi esterna del corpo dell’uomo, non sono state rinvenute ferite compatibili con un’accetta o la motosega: per questo motivo l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è quella che il pensionato sia scivolato a valle, probabilmente andando a sbattere contro rocce o radici. Una volta trasportata in paese, la salma è stata composta nella camera mortuaria e poi riconsegnata ai familiari. La data dei funerali non è ancora stata fissata.

Le vacanze sempre a Nona

Piccini era molto conosciuto a Nona, dove passava tutti i periodi di vacanza e dove l’accaduto ha lasciato i residenti attoniti e senza parole: per ore la comunità ha seguito in silenzio le operazioni di recupero del corpo (che si sono concluse verso le 18,30), stringendosi attorno alla sorella della vittima, nel frattempo arrivata a Nona.

La notizia della disgrazia è giunta anche a Cisano, luogo di residenza del pensionato, che abitava in via Don Seghezzi, al civico 10, nella frazione Villasola, dove abitano anche i fratelli. Originario come detto però di Vilminore di Scalve, durante il periodo estivo trascorreva dei periodi in montagna, nell’abitazione di Nona, in particolar modo dopo il pensionamento, essendo rimasto molto legato al suo paese natio, dove ancora manteneva conviviali rapporti.

«PERSONA DISPONIBILE E RISERVATA»
Vittorio Piccini non era sposato: assieme ai fratelli era stato titolare di un’impresa edile che negli anni ha operato a Cisano Bergamasco e nelle zone vicine per la costruzione di abitazioni e altri tipi di lavori nel settore edile. «Una persona riservata e disponibile – ricorda il sindaco di Cisano, Andrea Previtali –. Si vedeva spesso in giro per le vie del nostro paese. Sono vicino alla famiglia ed esprimo le più sentite condoglianze a nome di tutta la comunità». Il pensionato lascia i fratelli Alessandro, Angelo, Ferdinando, Giampiero e Cirilla, con le rispettive famiglie. Un altro fratello, Gaspare, era morto alcuni anni fa. I funerali saranno celebrati a Cisano: oggi dovrebbe essere fissata la data.

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