Cronaca / Isola e Valle San Martino
Venerdì 04 Novembre 2022
Tragica caduta in montagna, Villa d’Adda piange Umberto Chiari. Sabato l’addio
Incidente. Aveva 67 anni, grande appassionato di montagna e impegnato in parrocchia e nel volontariato. Il dramma mercoledì sul monte Seleron, vetta al confine tra Bergamasca e Valtellina. Sabato 5 novembre alle 15 i funerali.
Si chiamava Umberto Chiari, aveva 67 anni e abitava a Villa d’Adda l’escursionista rimasto vittima mercoledì mattina dell’ennesimo incidente in montagna, accaduto sul monte Seleron, nella zona della Val Tartano, in provincia di Sondrio. Il pensionato è precipitato in un dirupo per almeno cento metri poco prima di mezzogiorno di mercoledì. Chiari, pensionato appassionato di montagna, insieme a un amico di Terno d’Isola era giunto dal versante orobico per l’escursione alpinistica sul monte Seleron, un’imponente cima alta oltre 2.500 metri che si trova sulla cresta che separa la Val Madre dalla Val Lunga, laterale della Val Tartano. L’infortunio è avvenuto nel territorio comunale di Tartano, non lontano dal lago Bernasca.
I due amici erano ben attrezzati per un’escursione alpinistica in una zona impervia. Improvvisamente, e per cause ancora in corso di accertamento, Chiari ha messo un piede in fallo ed è scivolato in un dirupo. Un volo di circa cento metri, dal quale era impossibile salvarsi. È morto sul colpo. Subito l’amico, che ha assistito impotente al drammatico incidente, ha lanciato l’allarme chiamando il 112 e mettendo così in moto la macchina dei soccorsi. A giungere ai piedi della scarpata sono stati i tecnici del Soccorso alpino, coadiuvati dall’elicottero Areu di stanza a Caiolo. I sanitari, una volta raggiunto l’uomo, non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Sul luogo dell’infortunio mortale, oltre all’eliambulanza con a bordo i sanitari del 118 e anche i tecnici del corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, sono intervenuti pure i militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza. La salma di Umberto Chiari è stata trasportata a valle e ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale di Sondrio. Ieri pomeriggio i familiari dell’escursionista hanno raggiunto il nosocomio valtellinese per la procedura del riconoscimento.
A Villa d’Adda, Umberto Chiari viveva in via Stradavecchia con la moglie Carmen e il figlio minore Daniele, mentre il figlio maggiore Davide vive con la sua famiglia a Bonate Sopra. Aveva lavorato come operaio elettricista e qualche anno fa era andato in pensione. Ha fatto parte del gruppo podistico «I Bigacc de Ela» ed era attivo nelle camminate podistiche domenicali. Attualmente era iscritto al «Gruppo escursionistico Villa d’Adda», il Gev, e partecipava alle escursioni in montagna organizzate dal club villadaddese. Andare in montagna era infatti la sua passione.
«Grave perdita per il paese»
La notizia della improvvisa scomparsa di Umberto è arrivata mercoledì sera attraverso i social e ha sorpreso la comunità di Villa d’Adda, dove Chiari era molto conosciuto, soprattutto nell’ambito del sociale e del volontariato: collaborava con l’oratorio ed è stato per alcuni anni componente della cooperativa «Chopin» che segue i disabili, frequentata dal figlio Daniele. «La scomparsa di Umberto è una grave perdita per la comunità – dice il sindaco Gianfranco Biffi –: il suo tempo libero era dedicato al sociale. A nome dell’amministrazione comunale porgo le più sincere condoglianze alla famiglia Chiari».
«Umberto era una persona in gamba, impegnato nel sociale ma anche nella famiglia – aggiunge l’assessore ai Servizi sociali Verdiana Laini –: ha sempre collaborato con la cooperativa Chopin, con l’oratorio e la parrocchia e ha sempre avuto la passione di camminare con i “Bigacc de Ela” e con il Gev in montagna. La sua morte ha lasciato un po’ tutti sorpresi e addolorati». «Umberto era un buon camminatore, con la testa sulle spalle – ricorda il presidente del Gev, Gigi Biffi –: siamo rimasti stupiti oltre che addolorati per questa disgrazia: Chiari, che ha sempre camminato con prudenza e con la massima attenzione. Partecipava a tutte le nostre escursioni e una volta alla settimana andava a camminare in montagna con altri soci del Gev: mercoledì mattina si trovava assieme a un suo amico di Terno d’Isola». La salma dovrebbe essere traslata a Villa d’Adda nella giornata di domani direttamente nella chiesa parrocchiale dove, alle 15, saranno celebrati i funerali.
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