Terno d’Isola, la preghiera per Sharon: «Il male non avrà l’ultima parola»

IN VIA CASTEGNATE. La processione di San Donato si è fermata nel punto in cui Sharon Verzeni è stata uccisa. Qui, Don Giancarlo Carminati ha recitato una preghiera di Papa Francesco all’Immacolata.

«Il male non ha la prima e non avrà l’ultima parola». Don Giancarlo Carminati, collaboratore pastorale a Terno d’Isola, è sul luogo in cui Sharon Verzeni è stata uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Guida la processione di San Donato di mercoledì 8 agosto, in occasione della ricorrenza. Il corteo si ferma per pochi minuti e il sacerdote recita una preghiera di Papa Francesco all’Immacolata.

A pochi metri da lui il curato don Marco Nicoli e dietro di lui Bruno Verzeni, papà di Sharon, e Sergio Ruocco, il fidanzato della barista di 33 anni uccisa. Poi altri famigliari e parenti. Terno d’Isola celebra San Donato e l’inizio del Palio delle contrade, con il corteo che passa proprio in via Castegnate, il quartiere vincitore lo scorso anno. Ma è anche la sera del ricordo di Sharon.

Sono le 20. La Messa e il corteo dovevano tenersi nella chiesa dedicata a San Donato ma l’acquazzone aveva fatto inizialmente annullare il cammino. La celebrazione inizia quindi direttamente nella parrocchiale di San Vittore, davanti alla piazza dove Sharon probabilmente era passata quella sera maledetta.

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A celebrare il curato don Nicoli con il collaboratore pastorale don Carminati. Nella chiesa gli stendardi delle contrade. A pochi minuti dall’inizio della celebrazione arrivano anche Bruno Verzeni e Sergio Ruocco . In uno dei primi banchi anche il sindaco di Terno, Gianluca Sala. A conclusione della Messa il cielo era ormai tornato sereno. Così il corteo con la statua di San Donato si svolge regolarmente. Prima i contradaioli, poi il popolo - un centinaio di fedeli - , la statua di San Donato trainata su un carretto e dietro il sindaco con i familiari di Sharon.

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