Terno, avanti con le indagini sull’uomo in bici. Sergio Ruocco è tornato al lavoro

IL DELITTO. Sembra che il cerchio si stia stringendo sull’identità dell’uomo ripreso dalle telecamere, in sella a una bicicletta il giorno dell’omicidio di Sharon Verzeni.

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Dalle informazioni acquisite gli investigatori hanno idea di chi possa essere il ciclista, testimone chiave nel delitto di Terno d’Isola, ma per il momento non sarebbe stato ancora identificato.

Il ciclista è considerato nelle indagini non tanto l’assassino ma il testimone chiave del delitto

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Fondamentali i filmati delle telecamere

Gli inquirenti ci sono arrivati analizzando minuziosamente le riprese delle telecamere: i vestiti che indossava, il modello di bicicletta, i movimenti, i dettagli. Fino a stringere il cerchio, arrivando al nome di un uomo: potrebbe essere lui, ma ancora non hanno la certezza. Su chi sia, se italiano o straniero, se abiti a Terno d’Isola o nei paesi vicini, è tenuto nel massimo riserbo. Il ciclista è considerato nelle indagini non tanto l’assassino ma il testimone chiave del delitto.

Rimangono a ora ancora una decina le persone riprese la notte nella zona in cui fu uccisa Sharon. Il lavoro dei militari, coordinati dal pm Emanuele Marchisio, non ha trascurato nemmeno l’analisi del conto corrente di Sharon per capire con chi era in rapporti e verificare se ci sono state spese non consuete da parte della donna.

Dall’analisi del conto corrente sarebbero emersi dei versamenti anche a Scientology

Controllato il conto corrente

Dall’analisi del conto corrente sarebbero emersi dei versamenti anche a Scientology che la 33enne aveva cominciato a frequentare da quando aveva trovato lavoro in un bar i cui responsabili fanno parte del movimento. Somme, a quanto si è saputo secondo l’agenzia Ansa, non particolarmente rilevanti in quanto Sharon aveva cominciato i corsi non da molto tempo.

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Ruocco è tornato al lavoro

Nel frattempo Sergio Ruocco, il compagno di Sharon, è tornato a lavorare, nella fabbrica dove è dipendente a Seriate: l’idraulico trentasettenne, dopo diversi passaggi in caserma nei giorni scorsi, da domenica 25 agosto non è stato più chiamato dai carabinieri, con cui era andato anche nella casa dove viveva con la compagna, per dei sopralluoghi. Casa ora sotto sequestro: si tratta nei giorni scorsi di due sopralluoghi ai quali Ruocco aveva preso parte come proprietario dell’abitazione (gli stessi carabinieri avevano precisato in una nota che la sua posizione di non indagato non era cambiata) e durante i quali sono stati sequestrati un computer di Ruocco (Sharon pare non ne avesse uno) e un suo telefonino che non era stato ancora analizzato.

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