Sorpresa da Imola: ritrovato lo scudo del Ferrari club di Caprino

LA BUONA NOTIZIA. Sparito una decina di giorni fa, all’indomani del Gran Premio, il bandierone è stato recuperato nella giornata di mercoledì 29 maggio: «Una felicità indescrivibile».

Racconta di una storia a lieto fine e soprattutto di una felicità immensa laddove ormai la speranza aveva lasciato spazio allo scoraggiamento lo scatto che ritrae Paolo Magni e Giulio Carissimi, rispettivamente presidente e presidente onorario dello Scuderia Ferrari club di Caprino Bergamasco, con lo scudo Ferrari a Imola, tra lacrime di gioia, davanti alla storica torretta dell’autodromo. Il bandierone, simbolo rappresentativo del club, sottratto proprio una decina di giorni fa, all’indomani del Gran Premio di Imola, mercoledì 29 maggio è stato ritrovato da uno dei responsabili del circuito, abbandonato in un punto seminascosto. «Ci hanno chiamato alle 12,30 e siamo partiti subito – spiega Magni -. Non ci speravamo più anche se il cuore ci diceva il contrario». «Una felicità indescrivibile – aggiunge Carissimi –. I miracoli a volte avvengono quando meno te l’aspetti».

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Il ritrovamento

Lo scudo del Club orobico, grande 17 x 21 metri e, nel tempo, autografato da tantissimi piloti di Formula 1, era stato esposto il 16 maggio alla curva della Tosa dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, in una zona interdetta al pubblico, ma quando l’incaricato, dopo il Gran Premio, era passato per ritirarlo, non c’era più. La notizia aveva destato profondo sconforto nei soci, nei tifosi e anche negli abitanti di Caprino, tante volte rappresentati in giro per l’Italia e l’Europa da quel bandierone. «Ora non vogliamo pensare ad altro se non a ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicino», concludono Magni e Carissimi. Ora il bandierone, che fin dalla sua prima apertura, nel 13 novembre 2011, segue i soci del Club in vari eventi, anche benefici, verrà esposto in occasione del Tour delle Dolomiti del 14, 15 e 16 giugno.

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