Si schianta con il furgone in Trentino
Muore autista bergamasco di 32 anni

Trasferito da pochi anni da Mozzo, abitava a Mapello. Dipendente di una ditta di Bolzano ha tamponato un camion sull’A22, all’altezza di Trento.

Per Roberto Avagliano, 32enne, con residenza a Mapello, in via Scotti, non c’è stato niente da fare: il tragico incidente che l’ha visto coinvolto giovedì 17 dicembre, poco prima delle 15 sull’autostrada A22 del Brennero, all’altezza dell’uscita Trento Sud, gli è stato purtroppo fatale. Avagliano ha tamponato un camion che lo precedeva: l’impatto è stato fatale. Il giovane viaggiava in direzione nord alla guida del furgone della ditta Ksr group di Bolzano, per la quale lavorava come tecnico.

È stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco ma le ferite riportate erano troppo gravi e il decesso è stato accertato sul posto. L’urto, stando alle ricostruzioni, è stato violentissimo: quando i soccorritori sono giunti sul posto, in un primo momento hanno avuto difficoltà anche a capire quante persone si trovavano nel furgone, viste le condizioni del veicolo.

Sul posto è stato chiamato anche l’elicottero dei vigili del fuoco nella speranza che per il guidatore del furgone ci fosse qualche speranza ma purtroppo il velivolo è rientrato vuoto. La sottosezione autostradale della Polizia stradale di Trento ha ricostruito l’accaduto. L’autista del camion tamponato, un uomo di origine ucraine di 32 anni, ha raccontato che in quel momento aveva davanti a sé una leggera coda e che quindi lui procedeva a rilento. Davanti all’uomo, a un chilometro di distanza, c’era un cantiere regolarmente segnalato.

Probabilmente il furgone che lo seguiva non ha fatto caso né ai segnali che da alcuni chilometri indicavano la presenza del cantiere, né al camion che procedeva a velocità ridotta.

È andato dritto contro il mezzo pesante senza lasciare grossi segni di frenata sull’asfalto, per motivi ancora da stabilire. Per permettere i soccorsi, l’autostrada è stata inizialmente chiusa e poi il traffico è stato fatto defluire su un’unica corsia di marcia. Nato nel 1988 a Novara e originario della provincia di Lecco, Avagliano abitava con la compagna in via Scotti a Mapello da pochi anni (si era trasferito da Mozzo) ed era animato da una grande passione per i motori.

Dalla scorsa primavera lavorava per la filiale italiana (con sede a Bolzano) di un importatore e distributore austriaco di motocicli, per cui svolgeva la mansione di tecnico. La sua esperienza lavorativa era partita nel 2006 vicino a casa, alla Moto Guzzi di Mandello del Lario (Lecco), e per dieci anni è proseguita come disegnatore per studi di progettazione ma anche grandi aziende.

Negli ultimi anni Avagliano aveva anche collaborato con una casa editrice specializzata nel mondo dei motori redigendo pubblicazioni tecniche e fino allo scorso anno aveva anche fatto parte di un team comasco che partecipava a competizioni rally riservate ad automobili elettriche. Sui social esprimeva la sua gioia nel trascorrere il tempo libero in sella alla moto, alla guida della sua auto sportiva e coltivando la passione per la scrittura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA