Ricordi in rima e lacrime per il ritorno di Davide. Oggi i funerali a Terno d’Isola

Un ritorno a casa per un abbraccio pieno di tristezza e ricordi quello di Davide Lego, il giovane ternese morto in un incidente stradale l’11 dicembre a Santiago del Teide di Tenerife. Il feretro del 28enne, con i famigliari al seguito, è arrivato all’aeroporto di Malpensa ieri pomeriggio e affidato al servizio di onoranze funebri Nicolas che ha provveduto a portarlo agli impianti sportivi di Terno d’Isola, dove è stata allestita la camera ardente.

Ad attendere la salma del giovane, laureato in scienze delle comunicazioni, tanti giovani, i giocatori dell’Aurora Terno e i dirigenti. È iniziata così la veglia funebre che proseguirà sino all’inizio del funerale, alle 14,30 di giovedì 23 dicembre nella chiesa parrocchiale . Erano presenti il papà Agostino originario di Calusco d’Adda, la mamma Alta Gracia, originaria di Santo Domingo e il fratello Ivan con la fidanzata Gaia, i dirigenti della società Aurora Terno per la quale Davide ha giocato alcuni anni nella prima squadra, con la fascia di capitano, dove attualmente gioca il fratello Ivan.

Sul feretro, gli ex compagni di squadra hanno posto le sue due maglie, una granata con il numero 8 e l’altra bianco-verde, i colori della società di calcio ternese . Sempre i suoi compagni dell’Aurora Terno e gli amici dello Strabar, locale del centro sportivo, molto frequentato da Davide, hanno dedicato al loro amico la poesia «Ciao Davide» per evidenziare le sue qualità: l’allegria, la disponibilità, la gentilezza, la sua gioia contagiosa, i suoi impegni all’oratorio, al Palio delle contrade di Terno.

Con le lacrime agli occhi l’amico e compagno di squadra Marco Ravasio racconta: «Siamo stati amici dall’inizio delle scuole elementari, da più di vent’anni. Davide era una persona speciale, amava giocare al pallone, è stato anche allenatore della squadra Esordienti della nostra società. Lui era sempre disponibile, simpatico e faceva parte della nostra compagnia una ventina tra ragazze, ragazzi di Terno e dei paesi vicini e il nostro punto di ritrovo era lo Strabar. Davide ci mancherà tanto».