Cronaca / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 17 Gennaio 2024
Ponte-Bergamo, disagi per i treni sempre sovraffollati e le cancellazioni
TRASPORTI. In vista dell’interruzione della linea, che scatterà il 5 febbraio, incontro con le aziende di trasporto locale: «Amarezza per non essere state coinvolte nell’organizzazione del servizio sostitutivo».
Una ventina di giorni all’interruzione della tratta ferroviaria Ponte–Bergamo e in attesa di vedere quali saranno le reali ripercussioni sul traffico locale, studenti e pendolari continuano a fare i conti ogni giorno con ritardi e soppressioni di convogli. Nei gruppi dedicati, ogni mattina le segnalazioni dei disservizi si susseguono, con le famiglie che parlano di «figli stressati più dal rincorrere i treni che dagli impegni scolastici». Sotto accusa anche la sicurezza, messa a dura prova da «carrozze dimezzate» e non più in grado di rispondere alle reali esigenze, tanto che per far salire tutti i passeggeri, alla stazione di Ponte San Pietro, la mattina del 16 gennaio il treno delle 6,30 proveniente da Lecco, carico di studenti e pendolari, si sarebbe fermato per circa 10 minuti, con le persone che già a Cisano non avrebbero più trovato posto a sedere. E non sarebbe andata meglio a metà mattina del 16 gennaio con i treni delle 10,41 per Bergamo e delle 11,20 per Lecco, entrambi cancellati.
L’incontro con le aziende
Nel frattempo si continua a discutere su quelle che potranno essere le ricadute sul traffico quando dal 5 febbraio e per i prossimi tre anni la linea ferroviaria da Ponte a Bergamo verrà interrotta. Il 16 gennaio, su richiesta delle Aziende di trasporto pubblico locale, si è tenuto un nuovo incontro in città, all’Agenzia Tpl per il trasporto locale, con Trenord e una rappresentanza di Regione Lombardia, tra cui il responsabile dei servizi ferroviari Fabrizio Bin e l’architetto Silvia Volpato. «Il Consorzio – spiega Marcello Marino, direttore dell’Agenzia Tpl Bergamo – ha evidenziato la possibile interferenza del servizio autobus sostitutivo organizzato da Trenord che avrebbe potuto ledere il diritto di esclusività riconosciuto al trasporto pubblico locale, ma non sarà così. Quello messo in campo non sarà infatti un servizio concorrenziale perché i bus sostitutivi andranno dalla stazione di partenza direttamente a Bergamo, senza fermate intermedie. Semplicemente, al posto del treno sarà possibile prendere l’autobus, ma sarebbe stato impensabile farli partire tutti direttamente da Ponte San Pietro. Si sarebbe rischiato il collasso dello snodo quindi, solo nelle ore di punta, la mattina presto e nella fascia di pranzo, si sono dovute ridistribuire le partenze». Le stazioni interessate sono quelle di Calusco d’Adda, Terno d’Isola e Ponte sulla Milano-Bergamo; Cisano Bergamasco, Pontida e Ambivere sulla Bergamo-Lecco, dove chi prima prendeva il treno, potrà scegliere di andare direttamente a Bergamo in autobus, i cui orari sono stati calibrati in base al precedente orario di arrivo dei treni.
L’amarezza delle aziende
Dal canto loro, le Aziende di trasporto locale, però, hanno espresso la propria amarezza per non essere state coinvolte nell’organizzazione del servizio sostitutivo: «Conosciamo il traffico sul territorio e avremmo potuto offrire dei suggerimenti su come creare il minor impatto possibile – dichiara Massimo Locatelli, a capo di “Locatelli Autoservizi” –. Nei mesi scorsi mi ero recato personalmente nelle stazioni per contare quante persone usufruissero dei treni nelle ore di punta, convinto che ci avrebbero interpellati per unire le forze e ottimizzare al meglio le risorse disponibili, creando meno disagi possibili all’utenza. Invece siamo stati tagliati fuori. Ora restiamo comunque a disposizione per eventuali integrazioni del servizio qualora, una volta interrotta la linea, se ne ravvisasse la necessità, sebbene anche noi avremo poi bisogno di tempo per organizzarci». Da questo punto di vista, Trenord e Regione hanno comunque assicurato in più occasioni che il tiro potrà essere corretto anche in un secondo momento e il servizio aggiustato in base alle eventuali esigenze che dovessero emergere.
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