Polveri sottili: in inverno valori quattro volte il limite

ISOLA E VALLE SAN MARTINO. I dati rilevati dal monitoraggio in 33 Comuni con 22 centraline «accese» da cinque anni: il 13 maggio convegno in Via Tasso.

Livelli di Pm10 che nell’Isola e nella Valle San Martino durante il periodo invernale sfiorano i valori di 200 microgrammi per metro cubo: quattro volte la soglia massima stabilita dall’Organizzazione mondiale della Sanità. È il risultato del monitoraggio che HServizi Spa, società pubblica partecipata da 33 Comuni e dalla Provincia di Bergamo, effettua ormai da cinque anni grazie a 22 centraline installate ad Almenno San Bartolomeo, Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Barzana, Bottanuco, Brembate, Caprino Bergamasco, Chignolo d’Isola, Mapello, Medolago, Madone, Monte Marenzo, Ponte San Pietro, Presezzo, Roncola, Solza, Sotto il Monte, Suisio, Terno d’Isola, Torre de’ Busi, Villa d’Adda e, da settimana prossima, Cividate al Piano.

L’analisi

«I valori di polveri sottili rilevati da maggio 2023 a oggi – spiega il presidente di HServizi, Marco Donadoni – mostrano che le concentrazioni sono maggiori in inverno. La curva inizia a crescere attorno al 15 ottobre, in concomitanza con la data d’accensione degli impianti di riscaldamento, per normalizzarsi a metà aprile, quando vengono spenti, fatta eccezione per i periodi di pioggia». Valori che, in modo omogeno sull’intero territorio di riferimento, arrivano nel mese di gennaio quasi a 200 microgrammi per metro cubo, a fronte di una soglia massima, fissata dall’Oms con l’aggiornamento 2021, di 45 per il dato giornaliero e 15 sulla media annua. Parte da queste premesse il convegno organizzato, insieme alla Provincia, sugli impianti termici, tra ruoli e obblighi legislativi, sicurezza degli impianti, contenimento dei consumi e controllo delle emissioni, che si terrà domani , alle 16, all’auditorium Ermanno Olmi di Via Sora, a Bergamo.

«Nella loro complessità – continua Donadoni – le norme, se rispettate, garantiscono l’assoluta sicurezza degli impianti e il contenimento delle emissioni. Molto spesso, però, alcuni operatori o proprietari faticano a riconoscere la centralità del ruolo del conduttore e rischiano di avere impianti non conformi». Al convegno, che si aprirà con gli interventi del presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, del consigliere provinciale con delega all’Ambiente Gianfranco Masper e del presidente di HServizi, parteciperanno esperti del settore. «Un’occasione, per la Provincia – interviene Masper –, per porre l’accento su un’attività che impatta fortemente sull’ambiente e sulla sicurezza delle persone e che richiede agli operatori di essere informati e aggiornati».

«La Bergamasca – conclude Donadoni – è tra le province più inquinate d’Italia. Ognuno di noi deve mettere in campo azioni per contrastare il fenomeno»

Anche sull’attività ispettiva che tutela ambiente e persone, compresi gli operatori delle centrali termiche, oltre a garantire a tutti la giusta consapevolezza circa i rischi d’impianti che non rispettano le norme di sicurezza. «La Bergamasca – conclude Donadoni – è tra le province più inquinate d’Italia. Ognuno di noi deve mettere in campo azioni per contrastare il fenomeno. Per questo ci sarà anche un focus sui piccoli impianti a biomassa, che, se non correttamente mantenuti, possono contribuire a aumentare le emissioni in atmosfera di alcuni agenti inquinanti».

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