Per 40 anni a riparare radio e tv: l’ex sindaco di Bonate Sotto ha «chiuso bottega»

LA STORIA. Dall’inizio dell’anno ha abbassato la saracinesca l’attività di Livio Mangili. Gli aneddoti, la passione per l’elettronica e l’impegno nell’amministrazione.

Il paese di Bonate Sotto dall’inizio dell’anno non ha più un a bottega dove far riparare televisori, avere assistenza tecnica o acquistare prodotti elettrotecnici e sistemi multimediali. L’ex sindaco Livio Mangili ha infatti chiuso la sua attività, che era aperta in via Cavalieri di Vittorio Veneto dal 1984. A 59 anni compiuti e con 40 anni di attività alle spalle, ha abbassato la saracinesca e deciso che si dedicherà in primo luogo alla famiglia – fra tre mesi diventerà nonno –, ai suoi hobby (elettronica vintage Anni ’80) e, naturalmente, alla politica, essendo ancora consigliere di minoranza e capogruppo della lista «Centrodestra per Bonate».

La passione politica

Dal 1998 sono militante della Lega, il secondo più anziano della sezione di Bonate Sotto – racconta Mangili –. Sono stato consigliere di minoranza dal 1999 e fino al 2009, quando sono stato eletto sindaco fino al 2014». Poi un altro mandato in minoranza fino al 2019, e dallo scorso anno siede di nuovo in consiglio comunale, all’opposizione.

Nessun giovane che continua l’attività

« Mi dispiace – aggiunge – che a Bonate Sotto non ci sia qualcuno che prenda in mano questo settore dell’elettronica, che dovrebbe affascinare un giovane: serve solo la voglia di buttarsi. Nel 1984 ho aperto la mia attività come riparatore di radio, televisori e impiantistica autoradio. Non ho mai fatto pubblicità ma ho avuto molti clienti grazie al passaparola, perché ho sempre cercato di fare al meglio il mio lavoro, e al prezzo giusto. Devo dire che tra i tanti clienti molti sono diventati amici. Da parte mia ho sempre cercato di metterli a loro agio».

I tanti aneddoti

In tanti anni di lavoro, non mancano storie e aneddoti che fanno sorridere: «Potrei scrivere un libro sui tanti fatti che mi sono capitati in questi 40 anni – racconta –. Come quella volta che vengo chiamato per sistemare un televisore che mostra “figure strane”: arrivo, e mi accorgo che era montato al contrario. Un’altra volta mi chiedono di intervenire perché il televisore non funziona: non era collegata la spina alla corrente. E ne avrei mille di fatti come questi».

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