Nell’Isola 40 chilometri di ciclabili

DALL’ADDA AL BREMBO. Il progetto è stato approvato dai Comuni interessati. Entro fine anno il via ai lavori per la rete ciclopedonale, finanziata dalla Regione per 5,8 milioni: «Un modo di muoversi alternativo all’auto».

Le «Ciclovie dell’Isola» sono pronte a diventare realtà. Il progetto che prevede la realizzazione di una rete di piste ciclopedonali di 40 chilometri che si irradiano sui territori di Bottanuco (Comune capofila), Bonate Sotto, Brembate, Capriate, Filago, Madone, Medolago e Suisio è stato ufficialmente approvato dai Comuni interessati.

Ora, quindi, toccherà alla Provincia indire la gara per la scelta dell’impresa a cui assegnare i lavori di quest’opera, che avrà un costo complessivo di 5,8 milioni di euro. Costo che è stato interamente finanziato dalla Regione attraverso il cosiddetto «Piano Fontana», ideato dopo la fase più acuta della pandemia di Covid per rilanciare l’economia. Con questo Piano si era deciso di promuovere fortemente la mobilità sostenibile e progetti ambiziosi come appunto quello delle «Ciclovie dell’Isola», la cui origine risale alla convenzione sottoscritta fra i Comuni coinvolti nel 2019.

Scuola e lavoro

«Ci sono voluti quindi ben cinque anni per arrivare al punto di poter dare concretamente il via ai lavori – sostiene il sindaco di Bottanuco, Rossano Pirola –, ma ora ci siamo e ne siamo molto soddisfatti. Un grande ringraziamento va ovviamente alla Regione per aver creduto alla nostra idea di mettere a disposizione del nostro territorio un modo alternativo all’auto per muoversi». La «Ciclovia dell’Isola» è, infatti, un progetto (redatto dall’«aBC studio» di Osio Sotto) di connessione territoriale tra le sponde dei fiumi Adda e Brembo, volto a incentivare l’utilizzo della bicicletta non solo come mezzo di fruizione turistico-ricreativa delle zone rivierasche ma, soprattutto, come mezzo effettivamente alternativo all’autovettura: l’obiettivo è, quindi, quello di favorire il «bike to work» e il «bike to school», ossia l’utilizzo della bicicletta sia per recarsi a scuola che al lavoro.

Il tracciato

E, infatti, le sue piste ciclopedonali sono previste lungo le principali linee di spostamento casa-lavoro e casa-scuola dei paesi interessati. Dei 40 chilometri della ciclovia, circa la metà dovrà essere realizzata ex novo; l’altra metà già esistente dovrà essere, invece, in alcune parti allargata, di altre dovrà essere rifatto il fondo, in altri casi ancora (soprattutto nelle zone lungo i fiumi) dovrà essere valorizzata con l’installazione di cartelli informativi e indicazioni varie.

Le «Ciclovie dell’Isola» sono pensate anche per sviluppare collegamenti con gli itinerari sovralocali di fruizione cicloturistica come gli Itinerari leonardeschi lungo l’Adda, la ciclovia Milano-Monaco e Orobikeando. E sono diversi i siti naturalistici (nel Parco Adda nord e Plis del Brembo) e storico-architettonici (su tutti il villaggio Unesco di Crespi) di un certa rilevanza che toccherà.

Tre nuove passerelle

Per farlo è stato necessario prevedere nel progetto anche la realizzazione di tre nuove passerelle: due sul torrente Dordo e una sul rio Vallone; inoltre tornerà a essere transitabile quella esistente nel parco del Dordo a Marne. Il tutto andrà a interessare complessivamente superfici di 55mila metri quadri, di cui 15mila pubbliche e la rimanenza di 40mila private che i Comuni coinvolti stanno già acquisendo attraverso accordi bonari.

«Solitamente quando si tratta di acquisire terreni privati per la realizzazione di opere pubbliche – spiega ancora Pirola –, i relativi proprietari non sono mai particolarmente felici. In questo caso, invece, abbiamo riscontrato una disposizione benevola: tutti, infatti, hanno capito che stiamo parlando di un progetto di grande valenza anche per le generazioni future».

Il cronoprogramma

Ma quali saranno ora i tempi? L’obiettivo è assegnare l’appalto per settembre, per poi affidare i cantieri per l’autunno e vedere partire concretamente i lavori entro la fine del 2024. Non c’è tempo da perdere, anche perché tutto dovrà essere concluso per la fine del 2026 pena la perdita del finanziamento regionale.

«Sarebbe stato prima – conclude Pirola –. Una proroga ci è stata concessa da Palazzo Lombardia visti i problemi che abbiamo incontrato in fase di progettazione in relazione ai vincoli che ancora esistono sul territorio per il previsto arrivo della tratta D dell’autostrada Pedemontana». Tratta che, come noto, non arriverà più nella Bergamasca.

Formalmente, però, non è stata ancora cancellata dagli strumenti di pianificazione urbanistica e, quindi, il progetto delle «Ciclovie dell’Isola» ne ha dovuto tenere necessariamente conto.

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