Morti nel lago, nell’ultimo video
la coppia era serena. Guasto dell’auto, avanti con le indagini

IL CASO. La Procura di Como indaga per omicidio stradale, ora si attendono risposte dalle autopsie e dalla perizia.

L’ultima immagine insieme è delle 22,17 di sabato sera, fuori dal ristorante di Capiago Intimiano dove avevano cenato in quello che era il loro primo appuntamento. Morgan Algeri, 38 anni, di Brembate Sopra, e Tiziana Tozzo, 45 anni di Cantù, sono tranquilli. Camminano verso la macchina uno accanto all’altra, in intimità, nonostante quella conoscenza iniziata da poco, prima sui social e poi sfociata nella voglia di incontrarsi per passare un po’ di tempo insieme, per conoscersi e vedersi da vicino.

Il lavoro della Procura

Nel video ripreso dalle telecamere del ristorante – video che è stato acquisito dagli agenti della Squadra mobile di Como, coordinati nelle indagini dalla Procura di Como – si vede anche che salgono sulla Mercedes Gls con cambio automatico, la vettura ormai tristemente nota per le immagini in cui la si vedrà riemergere dalle acque del lago di Como davanti alla punta di Villa Geno, una volta recuperata dai vigili del fuoco.

Lui si mette dal lato della guida, lei da quello riservato al passeggero ed entrambi salgono a bordo. L’auto si avvia e parte in direzione del capoluogo. Sono dodici i chilometri che separano il parcheggio del ristorante di Capiago Intimiano da quello della piazzetta Felice Baratelli a Como, in fondo a viale Geno.

Da questo momento alla chiamata di soccorso, effettuata da una ragazza e dal suo fidanzato che avevano assistito alla scena, con quell’auto impazzita che abbatteva tutto fino a precipitare nel lago, passano circa 30 minuti, forse anche meno. E per raggiungere il parcheggio nei pressi della Como Nuoto, da Capiago, servono comunque più di venti minuti. Insomma, secondo quello che stanno ricostruendo gli uomini della Squadra mobile, Morgan e Tiziana erano appena giunti a Como, in quello spiazzo circolare affacciato sul lago. Nessuna passeggiata, dunque, verosimilmente. Ma solo il tempo di parcheggiare e scambiare qualche parola nell’abitacolo: non di più. Poi l’auto che si mette in moto, che sposta una panchina in cemento (pesantissima, ma non ancorata a terra) e che abbatte il parapetto, precipitando nelle acque gelide del lago.

La Procura di Como, in un fascicolo coordinato dal pubblico ministero Giuseppe Rose, pare avere già escluso – e del resto non vi erano mai stati elementi di riscontro al riguardo – l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. La coppia appariva in sintonia: nessuno li aveva visti o sentiti litigare. Lei era stata vista cingere il braccio dell’uomo fuori dal ristorante, in un gesto di affetto e non di altro. E poi la relazione era solo al primo appuntamento e non prevedeva certo alcuna forma di gelosia. La Procura, insomma, indaga per omicidio stradale colposo, quindi non voluto, ma accidentale. Da quanto ricostruito, inoltre, i due sarebbero stati trovati fuori dall’abitacolo: hanno forse cercato – invano – di salvarsi?

Le ipotesi al vaglio

Cosa può dunque essere successo? La risposta è affidata a due elementi cardine. Il primo è ovviamente l’autopsia sui due corpi (il cui incarico non è ancora stato affidato) e che verrà eseguita nelle prossime ore dall’anatomopatologo dell’ospedale Sant’Anna di Como.

Il secondo elemento è forse ancora più importante e riguarda una perizia sull’auto e su eventuali anomalie della stessa. Anomalie che Morgan aveva già segnalato nei giorni precedenti a più persone, di famiglia e anche amiche. Una vettura, quella Mercedes Gls, che aveva solo tre mesi di vita e sulla quale ora verranno eseguiti scrupolosi accertamenti. Una indagine che passerà poi, ovviamente, anche da altre testimonianze e dall’attesa della relazione finale dei vigili del fuoco del comando provinciale di Como, per comprendere anche quanto accaduto sott’acqua. Una lunga serie di rilievi, dunque, e di indagini per cercare di dare risposte a un dramma che oggi ha solo punti di domanda. Anche se il cerchio si stringe su due sole ipotesi, entrambi devastanti: il guasto, oppure una maledetta fatalità che si è portata via di colpo due persone che si erano incontrate per la prima volta e che avevano trascorso, fino a quel drammatico momento, una tranquilla serata.

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